TOP 15 dei Film > Giorgio

1 - premessa

2 - Andrea's Top15

3 - Giorgio's Top15

4 - JJ's Top15

5 - Stefano's Top15

6 - Taras's Top15

7 - Tabella riepilogativa

Come fatto per i miei elenchi sulle Top dei dischi nella scelta dei titoli non ho seguito un criterio di valore, ovvero di importanza dal punto di vista critico anche perché non sono un appassionato cinefilo. Mentre la Musica è mia fedele compagna tutti (o quasi) i giorni, di film negli ultimi tempi, al cinema o alla televisione, ne guardo ben pochi. Ho quindi seguito un criterio ‘emotivo’ legato anche ai vari periodi della mia vita, scegliendo film che hanno significato qualcosa, lasciandomi un ricordo indelebile non solo per la storia raccontata.

Partiamo dall’infanzia. Questo è il primo film che ho visto al cinema di cui ho un ricordo non legato al film ma alla situazione. Avrò avuto 5/6 anni; un giorno mio padre mi disse: ‘vieni, ti faccio una sorpresa’. Pensai mi volesse portare ai “baracconi”, allora mia grande passione. Rimasi quindi deluso quando andammo al cinema (con lui prima e unica volta!) a vedere La Febbre dell’Oro. Alla fine la ‘nuova’ esperienza fu divertente, anche se un giro su una giostra….

L’adolescenza. In quegli anni andavo spessissimo al cinema. Uno dei miei generi preferiti erano i western, allora molto in voga e l’imperscrutabile e invincibile cowboy interpretato da Clint Eastwood era il mio mito.  La visione di Il Buono il Brutto e il Cattivo fu molto agognata perché quando uscì nelle sale non avevo ancora 14 anni, ed allora era vietato ai minori di 14 (come sono cambiati i tempi!!).

Poi arrivò 2001 Odissea nello Spazio che è stato uno degli avvenimenti che più hanno influito sulla mia formazione culturale e sui miei futuri gusti. Le sequenze in cui viene descritta la discesa sul pianeta, un susseguirsi di coloratissime e astratte immagini, furono per me un’esperienza stupefacente lasciandomi letteralmente senza fiato. Molti anni dopo mi appassionai di pittura e mi resi conto che nei miei lavori cercavo di riprodurre le emozioni provate durante quella visione.

Un altro film di quegli anni che influì molto sui miei gusti ‘visivi’ fu Yellow Submarine. Lo vidi qualche anno dopo la sua uscita ma lo considero ancora oggi un manifesto della ‘fantasia al potere’, dell’esplosione di creatività di quei lontani anni.

La scoperta dell’America, dell’esistenza di un mondo diverso che incarnava le tensioni giovanili di quegli anni avvenne con Easy Rider che è stato e rimane un punto di svolta della società di quel tempo e il simbolo della “controcultura”.

Uscito qualche anno dopo Rocky Horror Picture Show è un altro film che narra di una cultura ‘diversa’, un musical-rock che sdogana con ironia e trasgressione falsi miti legati al sesso.

Fatto un doveroso omaggio agli anni dell’adolescenza, passiamo a (più o meno) i giorni nostri partendo dai film Italiani.

Innanzitutto Matrimonio all’Italiana, che descrive bene il mistero dei nostri gusti. E’ un film ‘vecchio’ ma che forse grazie ai due straordinari interpreti, Mastroianni e Loren, ogni volta che passa in televisione non me lo lascio scappare. Amarcord è il vero e proprio manifesto della cultura Emiliana, della fantasia e creatività coniugata sapientemente con la leggerezza nel narrare. Infime un altro capolavoro che descrive felicemente l’italianità, il sublime Mediterraneo.

I maestri, i film Americani.

L’esilarante Frankenstein Junior coraggiosamente girato in bianco e nero, rarissimo esempio di parodia riuscita perfettamente le cui trovate comiche sono entrate nell’immaginario collettivo. Il genio al lavoro: Zelig. Anni fa lo guardai in TV insieme a mio figlio già maggiorenne. Finita la visione dovetti faticare non poco per convincerlo che non si trattava di un documetario con filmati d'epoca ma un film sapientemente costruito.

Dei tanti film della mia amata fantascienza ne ho scelti (a fatica) due. Blade Runner non parla di Alieni ed Astronavi, ma descrive un futuro prossimo in una cupissima Los Angeles che è una realtà urbana sovrappopolata dominata dai cinesi, un mondo perennemente al buio, dove non c’è distinzione tra il giorno e la notte, sotto una pioggia incessante. Un cult. Infine anche qualcosa di più recente, Avatar, che più che per la storia (debolina, il classico indiani contro cowboy, dove stavolta vincono gli indiani) mi ha impressionato per gli incredibili effetti, vera anticipazione del futuro.

Per ultimi ho lasciato due film americani di genere opposto. Apocalypse Now, straordinaria storia liberamente tratta da ‘Cuore di Tenebra’ di Conrad. E’ la follia della guerra, il male che si annida nel genere umano. Di tutt’altro segno è Forrest Gump, la cui genialità creativa è paragonabile a Zelig e che, come questo, quando lo guardo mi frusta sempre un po' perché mi sento schiacciato difronte a tanta creatività, anche se alla fine è un piacere fruirne.

2001 Odissea nello Spazio

Yellow Submarine

Easy RIder

The Rocky Horror Picture Show

Blade Runner

Forrest Gump