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CINEMA

TOP 15 dei Film > Taras



1 - premessa

 

2 - Andrea's Top15

 

3 - Giorgio's Top15

 

4 - JJ's Top15

 

5 - Stefano's Top15

 

6 - Taras's Top15

 

7 - Tabella riepilogativa

 

Arduo, difficile, molto difficile scegliere 15 film visti nell’ arco di una quasi vita. Non è come per la musica che ti può accompagnare per tutto il tragitto grazie a mangiadischi, nastri,  hi-fi ,concerti e quant’altro. Qui si tratta di setacciare dentro il sacco di farina della memoria le storie e le emozioni che i film ci hanno procurato. I tentativi di  ‘trattenerli”  come quello dei V,HS sono durati il tempo della loro smagnetizzazione. Di recente ho recuperato un nastro originale con un Easy Rider oramai in bianco e nero, pieno di frusci e interruzioni e il sonoro che va e viene.

C’erano soltanto le prime, le seconde e le terze, pure le quarte al ‘Piccolo’ e al D’Azeglio dove si spendeva poco o nulla e in un caso bastava il timbro della Parrocchia sopra un pezzetto di carta..
Piaceva a tutti coloro che potevano l’andare al Cinema, parliamo di diverse centinaia di  locali e di decine di milioni di biglietti strappati in Italia. Allora come procedere? Non si può semplicemente basarsi sul ricordo di quando li abbiamo ‘vissuti’ e perché ci erano piaciuti; nessuno di noi ripescherebbe fra i vari Godzilla, Maciste, Ciccio&Franco e ‘Spaghetti Western’ .. E  ‘C’era una volta il west’  e ‘Il buono, il brutto e il cattivo‘ ?  Buoni e non oltre .
Il cinema piaceva a tutti quanti e all’uscita avevamo tutti come una specie di quasi sorriso stampato sulla faccia che ricordava la beatitudine. Se non ci credete provate ad osservare. Ma forse oggi non si può più, siamo tutti troppo smaliziati e perennemente insoddisfatti e i Cinema non sono più Cinema ma ’Sale’.
Si opterà per quei film che hanno lasciato un ricordo ‘indelebile’ e, per 100 o1000 LIRE a qualcuno hanno dissolto, anche se per poco  tempo, la nebbia che li circondava e che  a tutt’oggi li circonda.

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AMARCORD – Federico Fellini
Capolavoro sul quale c’è troppo o troppo poco da dire. Ricordo la scena dei muratori: “mio nonno faceva i matoni, mio papà faceva i matoni, faccio i matoni anche mè, ma la mia casa  in’dovè?”
NOVECENTO – Bernardo Bertolucci
Nello stage dicono che era prevalente l’accento romanesco, ma nel film c’è anche tanta Emilia ,che è la mia terra. Sceglierei la versione Americana di 2 ore e mezza eliminando parti di troppo e che ‘non quadrano bene ‘ come nel finale, o scene tipo le donne che fermano la Cavalleria cantando ‘sebben che siamo donne ‘ figurati!. Invito a rivedere la scena su come viene ’definito ‘ lo sciopero.
ANNI RUGGENTI – Luigi Zampa
Bella commedia all’italiana a metà fra il serio e il faceto, ma che  mostra una propria realistica interpretazione del fascismo.
FUORI ORARIO – Martin Scorsese
‘L’ho goduto’, bel confronto tra due mondi, quello sopra e quello underground per non dimenticare (per gli intenditori) anche il metodo di alcune delle  riprese.
ANCHE GLI UCCELLI UCCIDONO – Robert Altman
Non ricordo quasi nulla di quel film che potrebbe essere classificato di fantascienza, ma anche di altro (utopia?); so soltanto mi che aveva suscitato in me  interesse e partecipazione
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I DUELLANTI – Ridley Scott
Dal racconto  di Conrad, una riuscita interpretazione dove si parteggia per tutti e due i protagonisti, entrambi militari, il positivo Corradine, ma anche accondiscendente verso la restaurazione, ed il torvo Kheitel che della sconfitta ne fa un fatto personale e non si rassegna  alla fine dell’utopia Napoleonica  .                                   
BLADE RUNNER – Ridley Scott
E’ quasi automatico inserire questo film nei 15 e penso che quasi tutti lo abbiamo fatto. E come la mettiamo con Alien?  Un’idea di futuro più avvicinabile. 
EASY RIDER – Dennis Hopper
Quella colonna sonora che non riusciamo a toglierci dalla testa. Credo che all’uscita dal cinema non avessimo quell’espressione trasognata sulla faccia che si ha dopo aver visto un film che ci è piaciuto. Per chi avesse voluto capire (siamo nel 1969 quando è uscito da noi) potevamo evitare un pò di errori, ma così non è stato per tutti.
MARRAKHESH EXPRESS – Gabriele Salvatores
Un omaggio a noi generazione perduta o svenduta. Amicizia e Utopia erano le nostre morose. Una storia raccolta in due parole: “mensa occupata“ pronunciate da Abatantuono. La partita di calcetto con  sottofondo “la classe calcistica  1968” e l’acqua che sbuca dal deserto.
SALVATE IL SOLDATO RYAN – Steven Spielberg
Volevo, dovevo, metterci anche un film di guerra ma quasi tutti sono delle apologie degli americani ( qualcuno di noi li chiama ‘americanate’) gli altri sono soldatini ‘musi gialli‘ o ‘crucchi ‘e “pellerossa”, comparse il cui lavoro era  essere ammazzati. Questo film contiene almeno un poco di umanità.
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LA GRANDE FUGA – John Sturges

C’è Steve MC Queen, gli si può perdonare tutto.
KOYAANISQATSI  - Godfrey Reggio
Avvolgente e trascinante, un affresco sulla natura e sull’umanità.
IL GRANDE FREDDO - Lawrence Kasdan
Gran bel film sull’amicizia. Avremmo potuto essere e siamo anche stati in qualche occasione uno di loro, ma andiamoci piano, quelli sono americani e il nostro mondo è “leggermente  diverso”.
BRIVIDO  CALDO - Lawrence Kasdan
Perché  questo  NOIR ? Una coinvolgente e d intrigante trama. Certe scene trasudavano un avvincente sensualità; Una Katleen Turner  ‘mondiale’.
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Autore : Taras, Marzo 2025