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EASY RIDER
La colonna sonora di un film epocale.


che.jpgEro in quel periodo dell’età in cui gli adolescenti pensano che il mondo si possa cambiare e di riuscire a costruire una società diversa, migliore. Avevo nella mia camera due grandi poster attaccati al muro con lo scotch.
Uno era ovviamente quello dell’Eroe per antonomasia, il Comandate Ernesto Che Guevara. L’immagine in bianco e nero lo ritraeva a mezzo busto, in divisa, basco con appuntata la stella con punta all’ingiù¸ sguardo verso il futuro e quella barbetta un po' spelacchiata ma tanto rivoluzionaria. Sopra ci avevo scritto a pennarello “Revolution”. Successivamente si era affiancato un altro poster. A colori ritraeva due sfavillanti chopper con in sella due giovani, Era del film Easy Rider. L’accostamento non era poi così stridente. Entrambi ritraevano dei rivoluzionari, degli eroi antagonisti dello status quo, ognuno con un suo diverso modo di combattere la società del tempo. Ed è paradigmatico che la sorte riservata ad entrambi sia stata la morte violenta, sia nella realtà che nella finzione scenica. Il discorso sarebbe lunghissimo, ma qui mi fermo perché in questo sito ci siamo imposti di non parlare di politica.

Easy Rider è stato e rimane un punto di svolta della società di quegli anni, un, ‘il’, simbolo della “controcultura”.. A questo epocale film fa da cornice una bella colonna sonora che è l’oggetto di questo scritto.


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Film e Musica
Le canzoni sono parte integrante del messaggio contenuto in Easy Rider  dove musica e immagini spesso formano un tutt’uno indissolubilmente legate fra loro.
Born To Be Wild in poche righe riassume il senso del film. Mentre Wyatt nasconde i soldi nel serbatoio della moto, il testo di The Pusher si sofferma sulla significativa differenza tra i termini “commerciante” e “spacciatore”.     I primi trattano droghe leggere, e vendono “dolci sogni, i secondi smerciano roba pesante, e sono mostri a cui “non importa nulla se vivi o muori”. I protagonisti non sono nati per seguire le convenzioni dice Wasn’t Born To Follow, inno all’indipendenza, rifiuto dell’inquadramento nella società borghese cui si contrappone la libertà che il viaggio offre (grande tema della cultura Americana), l’amore libero e l’uso delle droghe psichedeliche. Quando usciti di cella l’avvocato George si unisce a loro, salito sulla moto, sulle note di If You Want To Be A Bird, accetta l’invito a trasformarsi in un uccello, sbattendo le braccia come se fossero ali. Quella notte, George superando i tabù legati al conformismo in un’epoca in cui l’unico vizio socialmente tollerato era l’acool, si lascia convincere a provare la marijuana. I versi di Don’t Bogart Me sottolineano “Sii un vero amico, e rolla un’altra canna”. Poco dopo un gruppo di abitanti locali aggredisce il gruppo e George viene ucciso. Lo strettissimo legame tra scene e musica del film raggiunge qui il suo apice. Nessuna musica, solo silenzio a commentare. Come è geniale l’utilizzo della canzone successiva If 6 Was 9 dove la chitarra di Jimi Hendrix irrompe con brutale violenza unita ad un testo che ribadisce ostinatamente l’intransigenza ideologica nei confronti del conformismo imperante .Finalmente Billy e Wyatt raggiungono la meta prefissata, la parata del carnevale. Recuperate due prostitute in un bordello alla parata segue l’uso dell’LSD con relative allucinazioni in un cimitero. Presagio di morte che avviene nelle scene seguenti.
La mattina successiva, sulle note di It’s Alright Ma (I’m Only Bleeding) (lett.: Va tutto bene mamma (sto solo sanguinando)) i protagonisti verranno uccisi, quasi per gioco, da due idioti qualsiasi simbolo della cosiddetta società “perbene”. Questa scena,
in cui la bandiera a stelle e strisce (nel serbatoio della moto) prende fuoco, trasforma il film nel funerale del sogno Americano e delle speranze di un’intera generazione che sognava un mondo diverso, libero.

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On the Road
George
Mardi Gras
The End

Il Film






locandina.jpgBrevi Note
Il 14 luglio 1969 nelle sale americane uscì una pellicola indipendente e per buona parte improvvisata, costata pochissimo (400mila dollari), senza una trama vera e propria e realizzata da due attori poco conosciuti al grande pubblico. (Nota: il 20 luglio 1969 avvenne lo sbarco sulla luna e quelli erano gli anni della guerra in Vietnam).
Fu scritto da Peter Fonda , Dennis Hopper e Terry Southern , prodotto da Fonda e diretto (come opera prima) da  Hopper. Premiato a Cannes come miglior opera prima, l’anno dopo guadagnò perfino due nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura e per il miglior attore non protagonista (Nicholson, all’epoca praticamente sconosciuto).
Il suo grande successo e valenza innovativa derivò dallo scegliere di raccontare una storia dal punto di vista dei giovani e non dell’establishment. Altra grande innovazione fu la colonna sonora, uno dei primi film della storia del cinema moderno a fare interamente uso di musiche non scritte appositamente per la pellicola.
In Italia il film uscì con il titolo “Easy Rider - Libertà e paura”. Mi astengo dal commentare!.
I personaggi
Wyatt (Peter Fonda) e la sua moto “Captain America”, Billy (Dennis Hopper), George Hanson (Jack Nicholson)
La trama
I due protagonisti, spacciatori di cocaina fra il Messico e gli Stati Uniti, arrivati in California decidono di destinare parte del guadagno all’acquisto di due fiammanti motociclette, due Harley-Davidson trasformate in “chopper”. Con queste attraverseranno il paese per andare a vedere il Carnevale di New Orleans, noto anche come Mardi Gras. Sulla strada incontreranno uno spaccato dell’America: hippy, bordelli, poliziotti brutali, cittadini stupidi e violenti, un avvocato figlio di papà che li aiuterà i due ad uscire da galera dove erano finiti solo perché diversi. Un viaggio tra le due Americhe in conflitto tra loro, tra il conformismo del sogno americano e la ricerca di un diverso modo di vivere. Fino ad un drammatico finale dal forte valore simbolico: la loro uccisione senza motivo, da parte di due tizi qualunque. Amarissimo ma precorritore degli anni a venire, della fine del sogno di un mondo diverso.

La Colonna Sonora

cover-r.jpgLa scelta di affidare il commento sonoro della pellicola alla musica rock contemporanea invece dei classici compositori e orchestre fu per quei tempi una scelta innovativa e rischiosa. Costosa, per il dover ottenere le licenze dei brani utilizzati, ma pagante perché oltre a permetterne il grande successo divenne un punto di riferimento per la cinematografia a venire.
All’inizio Fonda scelse di affidare a Crosby, Stills & Nash la composizione di una colonna sonora ad hoc. Il direttore del montaggio Donn Cambern aveva nel frattempo selezionato una serie di brani dalla sua collezione per dare un senso alle scene di viaggio.

Quando fu chiaro che la musica era letteralmente fusa con le scene, CSNY dopo aver visto una proiezione del film ritennero di non poter adattare la loro musica già realizzata. Ma soprattutto pare che Hopper decise, scavalcando Fonda, di estromettere CSNY. Sembra che abbia detto alla band "Guardate, voi ragazzi siete davvero dei bravi musicisti, ma onestamente, chiunque viaggi in una limousine non riesce a comprendere il mio film, quindi dovrò dire di no a voi, e se provate a entrare ancora in studio, potrei dovervi causare dei danni fisici".  Tipetto tosto!

Ispirato dal film, Hendrix in seguito scrisse una canzone " Ezy Ryder ", con testi che riflettevano i temi del film.

Elenco dei brani
La maggior parte dei brani sono stati precedentemente pubblicati su altri album dai rispettivi artisti.
Legenda: Brano (autore) - durata /  Band – Album (anno)
Su LP le tracce 1-5 appaiono sul lato 1 e le tracce 6-10 sul lato 2.
 

1)    The Pusher (Hoyt Axton) – 5:49

Steppenwolf - Steppenwolf (1968)

2)    Born to Be Wild (Mars Bonfire) – 3:37

Steppenwolf - Steppenwolf (1968)

3)    The Weight (Jaime Robbie Robertson) – 4:29

Smith (1969)

4)    Wasn't Born to Follow (Carole King/Gerry Goffin) – 2:03

The Byrds - The Notorious Byrd Brothers (1968)

5)    If You Want to Be a Bird (Bird Song) (Antonia Duren) – 2:35

The Holy Modal Rounders - The Moray Eels Eat The Holy Modal Rounders (1969)

6)    Don't Bogart Me (Elliot Ingber/Larry Wagner) – 3:05

Fraternity of Man - Fraternity of Man (1968)

7)    If 6 Was 9 (Jimi Hendrix) – 5:35

The Jimi Hendrix Experience - Axis: Bold as Love (1967)

8)    Kyrie Eleison/Mardi Gras (When the Saints) (Trad.arr.by David Axelrod) – 4:00

The Electric Prunes - Mass in F Minor (1968)

9)    It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob Dylan) – 3:39

Roger McGuinn (1969)

10) Ballad of Easy Rider (Roger McGuinn/Bob Dylan) – 2:14

Roger McGuinn (1969)

  
L’ordine dei brani è lo stesso con cui appaiono nel film, con le seguenti differenze:
a) " The Weight ", inciso dalla Band per il loro album di debutto del 1968 Music From Big Pink , è stato registrato  dagli Smith per problemi di licenza.
b) Due canzoni usate nel film, " Let's Turkey Trot " di Little Eva e "Flash, Bam, Pow" degli Electric Flag , non sono state inserite nell’Albun.
 
cover-retro.jpgUn aneddoto riguardo Bob Dylan
It’s Alright Ma (I’m Only Bleeding) è interpretato da Roger McGuinn, perché Bob Dylan non approvava il finale e preferì non prestare la sua voce (“Non può finire così! Peter dovrebbe inseguire il pick up ed eliminare quei due!”). Dylan pose anche un’altra condizione: visto che l’epilogo era deprimente, volle assicurarsi che il suo brano non fosse nei titoli di coda. Per compensare queste sue scelte, Dylan si limitò a scrivere la prima strofa di " Ballad of Easy Rider " dicendo a Cambern "Dai questo a McGuinn, lui saprà cosa farne". Basandosi su queste poche strofe : “Il fiume scorre / Scorre verso il mare / Ovunque il fiume scorra / È lì che voglio essere / Scorri, fiume. Scorri” McGuinn compose Ballad Of Easy Rider, l’unico brano scritto appositamente per il film in cui a parziale attenuazione del tragico finale ci si consola con “Loro volevano solo essere liberi. E alla fine, è andata così”.

Collegamenti con altri articoli
>> David Crosby
>> Karen Black
>> Psychedelia..on the Road

focus link alle altre storie del Focus #3/2024 : Grandi colonne sonore di film Americani

Autore : Giorgio Gotti, 1/12/2020