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BRIAN ENO |
Here Come the Warm Jets |
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Premessa |
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Spesso, prima di
addormentarmi, per rilassami faccio le parole crociate. Tra le definizioni
delle parole di tre lettere una delle più gettonate è “Il Brian musicista
inglese”. Ma non conobbi l’artista
in questione dalle parole crociate, lo scoprii invece grazie al Dr.Livingston(e),
già 50 anni fa grande esploratore di sonorità affascinanti, che mi prestò l'LP
di cui parlerò di seguito. Fu una grande rivelazione musicale che sancì la mia
personale transizione dalla musica “rock” in stile Deep Purple (link
>>>>) a quella con sonorità più complesse. Scrivere la biografia
musicale di Brian Peter George St. John le Baptiste
de la Salle Eno è un’idea cui penso fin dai primi numeri del sito. Ma tale progetto non ha
mai visto la luce. Sarebbe un lungo lavoro di molte puntate vista la sua sterminata
produzione, ma soprattutto mi ha bloccato una sorta di timore
reverenziale in quanto ritengo Eno il più grande genio musicale dei nostri
tempi. L’articolo di Stefano
su “For Your Pleasure” dei Roxy Music mi ha dato la spinta per iniziare a parlarne, ed utilizzando
il metodo descritto dal “compagno” Mao Tse Tung, ovvero che anche una lunga
marcia inizia da un piccolo passo, parto da quel lontano 1973. |
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Biografia |
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Parlare di “Eno” significa
aprire lo Stargate ed accedere un universo fatto di mondi paralleli, una
miriade di pubblicazioni, collaborazioni, produzioni, performance, libri, così numerose e di
altissimo livello che scriverne significherebbe realizzare un’enciclopedia. Un suo sintetico e
perfetto profilo musicale lo trovate nel già citato articolo “For Your
Pleasure” dei Roxy Music (link
>>>>). Di seguito mi limiterò a raccontare alcune curiosità. |
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Il Metodo. Il metodo compositivo di Brian Eno segue le complesse teorie di
ispirazione matematico taoista descritte nel suo libro Music for
Non-Musicians, in cui si dichiara un "non-musicista" (ovvero un
artista tecnicamente privo di competenze ma forte del suo genio
creativo), nonché a quelle espresse nelle sue "Strategie
Oblique",
le carte da lui stesso inventate per rompere le barriere creative dell'artista
che ne fruisce. Le "Strategie Oblique", sono un mazzo di
100 carte chiaramente derivate alla lontana dall’I Ching, ciascuna delle quali
contiene un aforisma, ideate da Eno assieme all'artista anglo-tedesco Peter
Schmidt. Sono
state pubblicate la prima volta nel 1975. |
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Microsoft. E’ stato il compositore del jingle utilizzato all'avvio del sistema operativo Windows 95. A tale riguardo ha dichiarato: «La
Microsoft mi chiese una musica capace di ispirare, universale, ottimistica,
sexy, futuristica, sentimentale, emozionale, più un'altra serie di circa
centocinquanta aggettivi, e conclusero dicendo che il brano doveva durare tre
secondi e un quarto. Da allora ho composto 84 di questi piccoli pezzi, sicché
quando ritorno a lavorare su brani della durata di tre minuti questi ultimi mi
sembra siano come oceani di tempo.». |
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Ambient Music. Eno viene universalmente riconosciuto come
l'inventore della musica d'ambiente. Il progetto di "musica per ambienti"
studiato da Eno con Harold Budd e Jon Hassell, aveva l'obiettivo
di creare una musica di "sottofondo" per le "fredde atmosfere
delle ampie hall degli aeroporti", ma anche per le sale d'attesa, per i
padiglioni delle mostre e delle gallerie d'arte. Negli
ultimi anni per andare a trovare mia figlia che vive all’estero mi trovo spesso
negli aeroporti. Ed ogni volta, infastidito dalle insulse ed irritanti musichette
che gracchiano ad un volume troppo alto dagli altoparlanti disseminati ovunque
(cessi compresi) penso che basterebbe mettere la musica che Eno ha pensato e realizzato,
appunto “For Airports”. Ma non solo. Pensate ai centri commerciali. Discorso
molto lungo che forse prima o poi proverò ad affrontare. Come
spesso accade la genesi di questa geniale intuizione è “obliqua” come narrato
dallo stesso Eno nelle note di copertina di “Discreet Music”. Premesso che il 18 gennaio 1975 Brian essendo stato investito da un
taxi era bloccato a letto: «La mia amica Judy Nylon venne a trovarmi e mi portò un disco di
musica per arpa del 18° secolo. Dopo che lei se ne andò misi su il disco, con
una certa difficoltà. Dopo essermi rimesso a letto mi accorsi che
l’amplificatore era settato ad un livello estremamente basso, e che un canale
era completamente scollegato. Visto che non avevo la forza di alzarmi per
andare a migliorare la situazione, il disco suonò ad un livello praticamente
inudibile. Ciò rappresentò per me un nuovo modo di ascoltare musica – come
parte dell’ambiente circostante, così come lo erano il colore della luce e il
suono della pioggia. E’ per questa ragione che suggerisco di ascoltare questo
pezzo a livelli comparabilmente bassi, al punto che possa spesso scendere sotto
il livello dell’udibilità» |
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Autoritratto. Per finire
propongo alcune righe tratte dal suo libro/diario
A Year with Swollen Appendices, (versione italiana: Futuri
Impensabili) relativo al 1995 e pubblicato nel 1996. Alla data del 9 agosto c’è questo autoritratto in forma di elenco. |
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Gli anni 1973-1979 |
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Di seguito ho messo l’elenco
dei suoi lavori del periodo 1973-1979. Personalmente ritengo non possano
mancare nella collezione di un appassionato, precisando con le parole di Eno
che: “La musica d'avanguardia è una specie di musica di ricerca. Sei felice che
qualcuno l'abbia prodotta ma non necessariamente vuoi ascoltarla.” |
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In questo periodo il nostro realizzerà/parteciperà ai seguenti album:
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Eno si guadagnò in
breve tempo una solida fama di “re mida” la cui presenza garantiva qualità e
successo. Una miriade di collaborazioni sia come musicista che come produttore. Parlarne richiederebbe diverse pagine: cito solo la cui più famosa che sicuramente è la “trilogia di Berlino” di David Bowie (>>>> link) |
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Here Come the Warm Jets |
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Ed infine parliamo del suo album di esordio come solista.. Il titolo
dell'album (in italiano “Ecco che arrivano i Getti Caldi”) fu spiegato da Brian
come un termine gergale riferito alla minzione. Tuttavia, in
un'intervista del 1996 dichiarò: Il titolo Warm Jets deriva
dalla distorsione della chitarra presente nell'omonima traccia, che
ho descritto sui crediti come "chitarra a getto caldo", perché aveva
il suono simile a quello di un jet intonato. Poi avevo il mazzo di carte da
gioco con l'immagine di una donna (vedi
copertina) e il
collegamento scattò. Questa era una delle cose in voga allora: che la musica
fosse legata a un'idea di rivoluzione, e che una delle rivoluzioni è stata la
rivoluzione sessuale. Non dicevo nulla di che politicamente, ma mi piaceva
divertirmi con queste cose. La maggior parte delle persone non se ne rese conto
per un lungo periodo - erano cose nascoste piuttosto profondamente!» |
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Per la registrazione, avvenuta a settembre, vennero
chiamati tutti i componenti dei Roxy (escluso Bryan Ferry), ovvero
Phil Manzanera, Andy Mackay e Paul Thompson più un nutrito gruppo tra
cui spiccano Robert Fripp, Bill MacCormick, John Wetton, Paul Rudolph (già
nei Pink Fairies,
e poi negli Hawkwind), Simon King (Hawkwind). |
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Tracce e Crediti |
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Utilizzo le informazioni presenti nel folder del CD (nel vinile sono
illeggibili |
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È interessante che nei crediti Eno si è inventato nomi particolari per indicare li strumenti da lui suonati, come "snake guitar" (chitarra serpente), "simplistic piano" (pianoforte semplicistico) e "electric larynx" (laringe elettrica). |
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Link ad altri articoli |
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>>>> Fripp & Eno (No Pussyfooting) - (la copertina) | |||
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Autore : Giorgio Gotti, Marzo/2023 | |||
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