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ROXY MUSIC

For Your Pleasure (1973)


Un Salto Nel Futuro

Fra i dischi pubblicati nel 1973, ce ne sono molti decisamente rappresentativi di quegli anni ma ce ne sono anche alcuni che sono troppo visionari e lungimiranti per poter essere considerati in linea con gli standard dell'epoca.

'For your pleasure' è il secondo album dei Roxy Music, pubblicato nel 1973, dopo il grande successo del primo album eponimo del 1972, prodotto da Pete Sinfield, che era stato trainato dal singolo da hit parade 'Virginia Plain'.

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I Roxy Music furono all'epoca frettolosamente etichettati come appartenenti al genere glam-rock, che metteva in primo piano l'abbigliamento glamour, colorato e vistoso, corredato di lustrini e scarpe con la zeppa. Ma, al di là del loro modo di vestire e di proporsi, che oggettivamente li collocava a pieno titolo in quella tendenza, il loro discorso musicale molto poco aveva a che fare con la leggerezza e la spensieratezza della scena glam, i cui principali protagonisti erano T-Rex, Mott The Hoople, Slade. Anche David Bowie cavalcò per un breve periodo quella ondata glam, ma la sua grandezza fece ben presto capire che volava ad un livello decisamente più alto.

roxyfyp1.jpgNei Roxy Music vi erano due grandi personalità la cui convivenza divenne molto presto impossibile: da una parte c'era Bryan Ferry, grande vocalist e autore, molto legato ai fasti del blues e del rock'n'roll degli anni 50; dall'altra parte parte Brian Eno (all'anagrafe Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno), musicista e compositore visionario ed anticipatore, che già in quegli anni metteva l'elettronica al centro della sua espressione musicale. Entrambi avevano un potenziale gigantesco: Bryan Ferry otterrà un enorme successo come solista, anche presso il grande pubblico, con varie hit negli anni 80 ('Slave to Love' e 'Don't Stop the Dance', solo per citarne un paio).

Brian Eno inizierà una grandiosa e ininterrotta carriera musicale, come solista, come produttore, come scopritore di talenti, come compositore di colonne sonore e di musica colta; è stato l'inventore della musica d'ambiente ed è considerato uno dei più importanti musicisti moderni; ha anche collaborato alla creazione e realizzazione di grandi momenti della musica rock: la lista è infinita, ma ricordiamo, fra i più importanti, David Bowie nei tre album della “trilogia berlinese” ('Low', 'Heroes' e 'Lodger') e i Talking Heads in tre album del loro primo periodo. (>>>> link)

I due non potevano essere più diversi anche dal punto vista fisico e per il look che sfoggiavano: Bryan Ferry, bel moraccione elegante, istrionico, atletico, tombeur de femmes e narcisistico front man; Brian Eno, magrolino e androgino, con lunghi capelli biondi ed una incipiente calvizie, vestito di paillettes e piume di struzzo e dalle mossette un po' effeminate.

 
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Gli altri componenti dei Roxy Music, durante la registrazione dell'album, erano Andy Mackay ai fiati, Paul Thompson alla batteria, John Porter al basso (come ospite) e Phil Manzanera alla chitarra. Quest'ultimo avrà in seguito un discreto successo anche come solista ed insieme al suo gruppo '801'.

La presenza di due personalità così contrapposte come Ferry ed Eno ebbe un effetto straordinario sulla qualità di 'For Your Pleasure': nonostante sia stato l'album di addio per Brian Eno, che subito dopo le registrazioni avrebbe lasciato il gruppo, viene considerato il più bel disco dei Roxy Music ed uno dei più bei dischi del rock di tutti i tempi. Successivamente il gruppo produrrà ancora molti album, sotto la leadership incontrastata di Bryan Ferry, ma, nonostante varie cose molto belle, non furono mai più raggiunti i livelli di 'For Your Pleasure'.

Di fatto, la bellezza di questo album è tutta basata sul contrasto fra rock'n'roll e sperimentazione elettronica, fra effetti speciali e vocalismi da crooner, fra melodie orecchiabili e loop ripetitivi.

Tutti i brani sono stati composti da Bryan Ferry, che si conferma autore talentuoso: lo stile è del tutto riconoscibile e diventerà il marchio di fabbrica di tutta la sua produzione, insieme alla sua voce dal timbro molto personale, con la sua potenza, la sua estensione e il caratteristico vibrato.

 
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Ma il valore aggiunto è nell'arrangiamento: ognuno dei componenti fornisce il suo valido contributo, soprattutto i fiati di Mackay (oboe e sassofono) e la chitarra elettrica di Manzanera. Ma la differenza la fanno i sintetizzatori e gli effetti di Brian Eno, che regalano quel 'plus'  di geniale innovazione e che collocano l'album, virtualmente, nel decennio successivo. In effetti, per un certo tipo di sound, si dovranno aspettare gli anni 80, quando ci sarà il boom dei sintetizzatori, delle tastiere elettroniche e dei campionamenti.

Quando si ascolta 'The Bogus Man', con il suo tappeto sonoro ed il ritmo percussivo che anticipa il suono delle batterie elettroniche del decennio successivo, non si può fare a meno di pensare a 'Remain in Light' dei Talking Heads del 1980, album che Brian Eno produsse ed a cui collaborò.

Oppure 'For Your Pleasure', ultimo brano, che, con i suoi loop su nastro, non può non ricordare la sperimentazione estrema di 'No Pussyfooting', album del 1973, realizzato da Brian Eno insieme a Robert Fripp, disco precursore di un nuovo genere elettronico che avrebbe spalancato le porte alla musica d'ambiente a partire dalla fine degli anni 70 fino a tutti gli anni 80, per poi diventare mainstream come musica new age negli anni 80 e 90.

E tutto lo spirito innovativo dell'album viene ben rappresentato dal primo verso della prima trascinante canzone 'Do the Strand', un inno alla vita danzante nella Londra esagerata di quegli anni, dove Bryan Ferry canta all'improvviso, senza introduzione e spiazzando l'ascoltatore: “There's a new sensation” (“C'è una nuova sensazione”).         

Credo che si possa dire che questo bellissimo album 'For Your Pleasure' fece da rampa di lancio per il genio stratosferico di Brian Eno, il quale, detto con il senno di poi, ha fatto evidentemente bene a sganciarsi dai Roxy Music per seguire la sua strada.

 
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Infine, non ci dobbiamo dimenticare della copertina (di cui abbiamo già parlato in questo articolo che vi invitiamo a leggere >>>> link) che, come tutti gli album dei Roxy Music, ritrae giovani donne affascinanti, normalmente semi-nude o in abiti succinti. In questa cover, tutta giocata sui toni del nero e del blu scuro, la pin-up di turno è Amanda Lear, già nota come modella, e che, proprio grazie a questa copertina, sarebbe entrata dalla porta principale anche nel mondo della musica (per diventare, nella seconda metà degli anni 70, icona trans-gender e cantante del genere disco-sexy): nella foto, che occupa entrambe le facciate esterne dell'Lp, Amanda Lear viene ritratta con una pantera al guinzaglio mentre il suo autista (un Bryan Ferry in divisa) la attende nella sua limousine.

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Proposte di Ascolto (clic the pic)
 
roxyfyp_video1.jpgDo the Strand (live 1973)
 
roxyfyp_video2.jpgFor Your Pleasure 
 

Autore : Stefano Sorrentino , Marzo/2023