Indice Articoli |
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Capitolo I -
premessa - sulle tracce di Pip Pyle |
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Per
varie vicissitudini
che la vita ogni tanto ci “regala” è da un po' di tempo che non mi vedo
con il
Dr. Livingston(e). Fortunatamente nell’ultimo nostro incontro il grande
Esploratore
era stato munifico fornendomi molti frutti delle sue ricerche, alcuni
dei quali
ho recensito negli scorsi numeri. Ma ne erano ancora rimasti
fuori altri, specialmente un disco dei Delivery. Il fatto è che,
provando
a scriverne mi ero trovato davanti ad un groviglio di collegamenti con
altri
gruppi che se da un lato stimolavano la mia curiosità dall’altro mi
bloccavano la scrittura. Finchè qualcosa ha fatto scattare la molla. Pip Pyle: nome facile da
pronunciare e da ricordare. Infatti man mano che approfondivo la
storia dei gruppi oggetto di questi articoli, me lo trovavo sempre
presente. E' stata la scintilla che, dopo un lungo periodo
da “nonno” esaltante ma faticosissimo e complice la brutta stagione, mi ha fatto finalmente concludere il progetto. I vari
articoli che lo compongono riguardano alcune Band che possiamo collocare nella
seconda e terza generazione Canterburiana, spesso intrecciate tra loro e con
gruppi “storici” quali Matching Mole, Camel, Caravan, Gong. Di alcune di esse
posseggo l'album o come per i Gilgamesh, la registrazione su cassetta (!!). E’
stata un’occasione per “rispolverare“ e riscoprire dischi che non sentivo più
ormai da molti anni.
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Capitolo II - Delivery |
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I Delivery si sono formati nel 1968 come blues-band.
Nel 1970 pubblicano il loro unico album “Fools Meeting” che presenta un
jazz-rock con inclinazioni Progressive. Ma è guardando alla storia della scena
di Canterbury degli anni successivi che si scopre l’importanza di questa band.
Il suo line-up è impressionante: i fratelli Phil
Miller e Steve Miller alle chitarre e alle tastiere, Roy
Babbington al basso, Pip Pyle alla
batteria, Lol Coxhill al sax. |
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Capitolo III - Hatfield & The North
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Alla fine del 1972 si riformano i Delivery con
Phil Miller alla chitarra, suo fratello Steve
Miller alle tastiere e Pip Pyle alla batteria cui si unisce il cantante e
bassista Richard Sinclair, che proveniva
dai Caravan. Dopo poco Steve Miller lascia
il gruppo venendo sostituito con l'ex Matching Mole e Caravan David
Sinclair, cugino di Richard. A questo punto il gruppo assume il nome
Hatfield and the North e vede il subentro di Dave Stewart, ex-Khan, al posto di David Sinclair. Attivi fino al
1975 pubblicarono due album, Hatfield & The North e The Rotter’s Club, due
capolavori della seconda generazione del Canterbury Sound. |
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Capitolo IV - Gilgamesh - Soft Heap / Soft Head |
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Il
virtuoso tastierista Alan Gowen fu promotore di alcune band di
jazz-fusion nei primi anni 70, quali Gilgamesh, Soft Heap / Soft Head.
Ma fu anche molto coinvolto nella scena prog di Canterbury partecipando
all’avventura di National Health. La sua storia musicale rappresenta
bene il fermento creativo di quegli anni in cui nascevano nuove band
che casomai dopo il primo disco si scioglievano, per poi riformarsi
dopo poco tempo e musicisti che sembravano odiare la routine, cambiando
vorticosamente i compagni d’avventura. |
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Capitolo V - National Health
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National Health è stata fondata
nel 1975 da Dave Stewart e Alan Gowen ed univa musicisti provenienti da
Hatfield & The North e Gilgamesh. Sono la degna prosecuzione e conclusione
del Canterbury sound, sia in termini musicali che nelle modalità di fare musica
nella miglior tradizione Canterburiana: continui cambi di formazione,
scioglimenti e riformazioni, il tutto inframezzato da parallele iniziative
personali Un intreccio complicatissimo di raffinati musicisti, così come la
musica da loro realizzata. Sono stati l’ultimo grande supergruppo
jazz-progressive negli anni che con il feroce avvento del punk segnavano il
tramonto del progressive. |
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Capitolo VI - Schede musicisti |
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La
nostra storia sulle tracce di Pip Pyle si ferma al 1978, ovvero
all’uscita del secondo album dei National Health “Of Queues and Cures”.
Ovviamente a quella data non finisce la carriera dei molti
musicisti di cui abbiamo provato a parlare.
A conclusione proponiamo le
schede riassuntive della loro attività anche negli anni a seguira-
Con, infine, la curiosità della carriera pop di Dave Stewart e Barbara Gaskin |
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Autore : Giorgio Gotti, giugno/2023 |
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