Alla ricerca dell'Armonia

La musica è l’arte che maggiormente è in grado di sintonizzarsi con il nostro stato d’animo. E’ la colonna sonora della nostra vita; esiste una musica per ogni occasione, dalla musica solenne dei requiem alla musica da ballo. Lungi da me proporre dotte dissertazioni ma è evidente che nel panorama rock dei primi anni ’70 mancava una musica “colta” con un maggiore livello di complessità e varietà compositiva. Quindi nacque il filone ribattezzato a torto o ragione “progressive” che permise alla musica “rock” di non essere solo eccitante o divertente. Al netto di queste banalità l’obiettivo è proporre l’ascolto di tre dischi che hanno come comune denominatore la capacità di influire positivamente sull’ascoltatore. In questo caso ho pensato a tre dischi capaci di rilassare e favorire la tranquillità dell'animo. Li ho scelti d’istinto, senza pensarci troppo su. Li propongo in ordine cronologico di pubblicazione:

Il primo disco è “In Search Of The Lost Chord” MOODY BLUES,1968

Il secondo è “In The Court Of The Crimson King” KING CRIMSON 1969

Il terzo  è “In The Land Of Grey And Pink” CARAVAN,1971

Ho notato dopo che tutti hanno un titolo articolato che inizia con “In..” !.

Nonostante un grandissimo successo di vendite ed un seguito quasi messianico i Moody Blues sono stati poco considerati dalla critica, per una musica che una volta trovato il filone giusto di un “pop sinfonico” non si è mai evoluta negli anni. Rispetto a loro i King Crimson sono l’altro lato della medaglia. Ascoltando un disco dei Moody sapevi esattamente cosa aspettarti. Nel caso dei Crimson ogni volta era un’evoluzione, ogni volta una ricerca, una sperimentazione. Musicalmente di altissimo livello, ma le atmosfere di “In the Court” o “Island” non le ho più ritrovate.I Caravan sono “ovviamente” una band di Canterbury. Considero questo stupendo album come il “manifesto” del progressive uscito dalla “Canterbury Scene”.

“In Search Of The Lost Chord” è un bel disco con una musica piacevole e non troppo sofisticata che rilassa e predispone all’ascolto di “In The Court Of The Crimson King” che a parte il (volutamente) violento pezzo iniziale è un lungo e dolcissimo sogno onirico. Quale miglior risveglio può esserci se non “In The Land Of Grey And Pink” che ci riporta dolcemente alla realtà di un mondo dai colori tenui.