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Claudio & ClaudioUna staffetta tra l'adolescenza e l'età adulta |
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Scaletta - Premessa - Volo Magico N,1 - il disco - le tracce - i testi - Ho visto anche degli zingari felici -- il disco - le tracce - i testi |
Premessa |
Claudio
Rocchi (1951-2013) e Claudio Lolli (1950-2018) sono stati due cantautori rappresentativi
e testimoni di una particolare fase storica e culturale dell’Italia, ormai entrambi
purtroppo poco ricordati, soprattutto il primo, in questo nuovo millennio. |
Volo Magico N.1 |
Volo Magico N.1 - il disco |
Volo Magico N.1 - le tracce |
A - Volo Magico N.1 (18:27) B1 - La Realtà Non Esiste (2:28) B2 - Giusto Amore (11:05) B3 - Tutto Quello Che Hai Da Dire (4:04) |
Volo Magico N.1 - i testi |
Volo magico Mente, cuore, mani, occhi, braccia, bocca, gambe, nome, C'è sempre tempo per cantare il cielo, l'acqua, un corpo, tutti. Poi puoi andare dove vuoi, Poi puoi esser come vuoi, Poi puoi stare con chi vuoi, Poi puoi prendere o lasciare, Poi puoi scegliere di dare. Om hari om.. Pane, suono, aria, Voci, amici, roba, far l'amore, C'è sempre tempo per cantare, te, le stelle, il fumo, tutto. Poi puoi andare dove vuoi, Poi puoi essere come vuoi, Poi puoi stare con chi vuoi, Poi puoi prendere o lasciare, Poi puoi scegliere di dare. Om hari om..
La realtà non esiste Quando stai mangiando una mela tu e la mela siete parti di dio quando pensi a dio sei una parte di ogni parte e niente è fuori da tutto. Quando vivi tu sei un centro di ruota e i tuoi raggi sono raggi di vita puoi girare solo intorno al tuo perno o puoi scegliere di correre e andare. Quando dormi tu sei come una stella e il respiro è come fuori dal tempo quando ridi è come il sole sull'acqua sai che farne della vita che hai. Quando ami tu ridoni al tuo corpo quel che manca per riempire un abbraccio quando corri sai esser lepre o lumaca se hai deciso di arrivare o restare. Quando pensi stai creando qualcosa l'illusione di chiamarla illusione quando chiedi tu hai bisogno di dare quando hai dato hai realizzato l'amore. Quando gridi la realtà non esiste hai deciso di esser dio e di creare quando chiami tutto questo reale hai trovato tutto dentro ogni cosa.
Giusto amore Io, io che un giorno sono nato imparando nel respiro la mia vita poi tu, lei, bimba magica d'incenso che mi porti dritto in fondo, dritto, fino a me sole, occhi al centro di ogni fronte, quattro simboli segnati la tua fine no, non è in te. Dio passa sopra, lo puoi pensare uomo, lo puoi pensare uomo con la faccia di un maestro di saggezza Dio, poi noi che possiamo ritrovare il sole dentro il cielo correndo su un cavallo. Tu, lei qualcosa che porta dentro dove entrare, caldo dentro, caldo, dentro te e c'è un bambino e parla, e come è biondo, chiamalo come vuoi se vuoi, se puoi, se vuoi sei tu si, sei tu con lei, con noi, il senso degli altri è guardar fuori, fuori di te. Universo di calore, di colore, suono, musica, pane, acqua, vento, foglie, fiori tutto intorno, sopra dentro. Verde in terra acqua da bere, molto spirito da prendere, sotto il tacco c'è il tuo senso, qualcosa sulla testa intorno per sentire musica che gira sotto un braccio di dolore, forse avanti, ancora, avanti sempre, non c'è fatica più mai da sempre a respirare, vita, vita. Eh vai, vai, vai, vai, vai E Alberto smette di suonare, chi dice che il blu mi ferma, alzo gli occhi volo, volo, volo. C'è qualcosa che chiude e è bianco con buchi. Chi dice che la musica non passa al piano di sopra qualcuno sente e forse protesta Ehi, è musica, è amore, signore, è amore, giusto amore quello che esce, nient'altro, capisci per favore. È amore, è giusto amore quel che esce, capisci, giusto amore, nient'altro solo amore. Certo, certo c'è bisogno di qualcosa da toccare spesso sempre, un corpo, la mia donna la tua donna, che vuol dire giusto un corpo, qualcosa da toccare, da sentire, da amare, per entrare dentro a te è amore si, giusto amore, amore, solo amore, amore, mille facce per la stessa cosa. Respiri, mangi, bevi, dormi, uccidi, è amore. Si, voli in alto, è amore, qual è la luna, qual è la luna dove vuoi andare, la luna è dentro, è amore, la luna, tutto è amore. Prova a pensare quando esci, ti alzi, bevi qualcosa, fai le scale, sei già in strada e poi cammini, corri, voli, guardi, ascolti, preghi, vai, amore, amore. Devo dirlo, si, devo dirlo quel che ho detto è solo dentro, non l'ho scritto, è solo dentro, non l'ho scritto, è solo dentro, e se è fuori è per dartelo, si a te, giusto con amore, solo, giusto con amore, fratello, amico, sorella, con amore giusto con amore, queste mani con amore. |
Ho visto anche degli zingari felici |
Ho visto anche degli zingari felici - il disco |
Ho visto anche degli zingari felici - elenco tracce |
A1 - Ho Visto Anche Degli Zingari Felici (Introduzione) (6:50) A2 -Agosto (4:10) A3 - Piazza, Bella Piazza (6:00) A4 - 1° Maggio Di Festa (6:10) B1 - La Morte Della Mosca (6:05) B2 - Anna Di Francia (6:17) B3 - Albana Per Togliatti (2:28)
B4 - Ho Visto Anche
Degli Zingari Felici (Conclusione) (4:10) |
Ho visto anche degli zingari felici - i testi |
Ho visto anche degli zingari felici (Introduzione) E' vero che dalle finestre non riusciamo a vedere la luce Perché la notte vince sempre sul giorno e la notte sangue non ne produce. E' vero che la nostra aria diventa sempre più ragazzina E si fa correre dietro lungo strade senza uscita. E' vero che non riusciamo a parlare e che parliamo sempre troppo. E' vero, sputiamo per terra quando vediamo passare un gobbo, un tredici o un ubriaco. O quando non vogliamo incrinare il meraviglioso equilibrio Di una obesità senza fine, di una felicità senza peso. E' vero che non vogliamo pagare la colpa di non avere colpe e che preferiamo morire. Piuttosto che abbassare la faccia, è vero, cerchiamo l'amore sempre nelle braccia sbagliate. E' vero che non vogliamo cambiare il nostro inverno in estate, è vero che i poeti ci fanno paura. Perché i poeti accarezzano troppo le gobbe, Amano l'odore delle armi, odiano la fine della giornata. Perché i poeti aprono sempre la loro finestra Anche se noi diciamo che è una finestra sbagliata. E' vero che non ci capiamo, che non parliamo mai in due la stessa lingua. E abbiamo paura del buio e anche della luce, è vero che abbiamo tanto da fare che non facciamo mai niente. E' vero che spesso la strada sembra un inferno, Una voce in cui non riusciamo a stare insieme, Dove non riconosciamo mai i nostri fratelli. E' vero che beviamo il sangue dei nostri padri E odiamo tutte le nostre donne e tutti i nostri amici. Ma ho visto anche degli zingari felici corrersi dietro, far l'amore e rotolarsi per terra. Ho visto anche degli zingari felici in piazza Maggiore in piazza Maggiore, ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra. (Conclusione) Siamo noi a far ricca la terra Noi che sopportiamo la malattia del sonno e la malaria Noi mandiamo al raccolto cotone, riso e grano, Noi piantiamo il mais su tutto l'altopiano. Noi penetriamo foreste, coltiviamo savane, Le nostre braccia arrivano ogni giorno più lontane. Da noi vengono i tesori alla terra carpiti, Con che poi tutti gli altri restano favoriti. E siamo noi a far bella la luna Con la nostra vita coperta di stracci e di sassi di vetro. Quella vita che gli altri ci respingono indietro Come un insulto, come un ragno nella stanza. Riprendiamola in mano, riprendiamola intera, Riprendiamoci la vita, la terra, la luna e l'abbondanza.
Agosto Agosto. Improvviso si sente un odore di brace. Qualcosa che brucia nel sangue e non ti lascia in pace. Un pugno di rabbia che ha il suono tremendo di un vecchio boato: Qualcosa che crolla, che esplode, qualcosa che urla. Un treno è saltato. Agosto. Che caldo, che fumo, che odore di brace. Non ci vuole molto a capire che è stata una strage, Non ci vuole molto a capire che niente, niente è cambiato Da quel quarto piano in questura, da quella finestra. Un treno è saltato. Agosto. Si muore di caldo e di sudore. Si muore ancora di guerra non certo d'amore, Si muore di bombe, si muore di stragi più o meno di stato, Si muore, si crolla, si esplode, si piange, si urla. Un treno è saltato.
Anna di Francia Anna di Francia che arriva, Anna che ride, Anna che scherza, Anna che ascolta, che parla, Anna che chiede, vuole sapere come andremo a finire la sera, Anna la piazza ti ama, ti ama con me. Anna racconta: l'ultima Francia, com'era grigia, com'era triste, Anna racconta: il nuovo lavoro, sempre camicie, solo camicie, Anna ti sembra di essere pazza, Anna la piazza, la piazza ti ama con me. Anna che mi porta via e vuole bere, vuole parlare, s'infila in un'osteria, forse stasera ha voglia di amore, Anna più bella, più bella che pazza, Anna la piazza, la piazza ti ama con me. Anna troviamo tanti amici, uno comincia la discussione, sono momenti quasi felici, Anna mi guarda faccio il buffone "e dove sarà la cultura operaia?", Anna che scuote la testa e dice di no. Anna non vive, è da sola, si è già stancata di prenderci in giro "e Luigi Nono è un coglione, l'alternativa nella cultura non è solo ideologia, l'alternativa è organizzazione". Anna si arrabbia, basta parlare, Anna si alza, andiamo via e mentre la strada mi fa perdonare c'è Anna che brinda alla sua anarchia, Anna imprendibile più di un momento, Anna dà un bacio alla piazza e poi se ne va. Non sarò per te un orologio, il lampadario che ti toglie il reggiseno, quando è tardi, è notte e tu sei stanca e la tua voglia come il tempo manca. Non sarò per te un esattore di una lacrima ventuno volte al mese, non conterò i giorni alle tue lune per far l'amore senza rimborso spese. Non sarò per te solo lo specchio di una faccia che non cambia mai vestito, non sarò il tuo manico di scopa travestito da amante o da marito. Non sarò quel cielo grigio quel mattino, il dentifricio che fa a pugni con il vino, non sarò la tua consolazione, e neanche il padre del tuo prossimo bambino. Per questa volta almeno sarò la tua libertà, per questa volta almeno solo la tua libertà, per questa volta almeno la nostra libertà e la piazza calda e dolce di questa città. |
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Autore : Stefano Sorrentino, 19/06/2021 |
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