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Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
La copertina


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- Premessa

- Brevi cenni sul disco
- L'idea
- Storia della copertina
- La copertina
   > il frontespizio
   > l'interno
   > il retro e la busta
- Il mistero
- Una voce fuori dal coro
- Nota conclusiva 

Premessa
Oggi mi va di parlare di sassi, o meglio di pietre e non necessariamente rotolanti. Il vocabolario alla voce “pietra miliare” recita: (fig) fatto o data di importanza storica.
Quante volte nella recensione di un disco abbiamo letto che è “una pietra miliare”? Probabilmente molte volte, se ascoltiamo buona musica e leggiamo i libri giusti. Ma forse troppe, tali che ci si potrebbe costruire la casa del rock.
Consideriamo allora solo i dischi appartenenti a questa categoria Tra le pietre miliari ce ne sarà pure una che è più miliare delle altre, un “macigno” miliare. Eccolo, Sgt.Pepper’s dei Beatles. E’ l’apice assoluto di un periodo, lo spartiacque tra un tipo di musica l’altro, sempre rimanendo in tema di sassi la pietra di paragone (o angolare) per le generazioni a venire, e via dicendo. Di questo assoluto capolavoro, se non “il capolavoro” sono stati ovviamente scritti i famosi fiumi di parole. Cercherò quindi, come è mia presunzione, provare a parlarne sotto un punto di vista meno usuale. La copertina. Ho sempre pensato che esiste un teorema che recita “grande disco, grande copertina”, che è vero salvo le dovute, e rare, eccezioni.Ho creato la rubrica “copertine” in cui parlo di queste dal lato grafico, non musicale. Ma la portata della copertina di Sgt. Pepper’s e le sue implicazioni su tanti altri aspetti non strettamente musicali sono troppi e richiedono di una trattazione più approfondita.
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Il disco
L’album vede la luce nel 1967. E’ l’apice della carriera dei Beatles ma anche di tutta la musica come concepita fino a quel momento. Un disco senza paragoni per ideazione, sonorità, testi, tecnologia di studio e grafica di copertina.
Sgt. Pepper’s è uno dei primi concept album della storia, realizzato in 129 giorni di registrazioni per un costo di circa 30.000 dollari (I Beatles se la presero anche comoda perché in questo frangente le ore di studio non vennero detratte dai loro compensi). La cover da sola venne a costare 2.867 dollari, cifra enormemente superiore a una normale copertina di quegli anni.

Nella prima settimana vendette 250.000 copie; nei primi tre mesi 2.500.000. Un enorme successo planetario.
Tre mesi dopo l’uscita dell’album il loro manager Brian Epstein fu trovato morto nella sua camera da letto. Che non fosse solo un manager si vide dopo poco tempo.
Un’ultima annotazione riguarda la copertina del successivo album dei Beatles, totalmente bianca. E anche da questo si capisce la loro genialità.
L'idea
Il gruppo veste i panni di una band di ottoni in epoca vittoriana, la “Band dei Cuori Solitari del Sergente Pepper”, in cui gli allora più famosi musicisti del mondo fingono di essere personaggi immaginari che suonano in un concerto fittizio davanti ad un pubblico molto particolare.
E’ ovvio il riferimento al radicale cambiamento avvenuto in breve tempo nella band. Hanno messo fine alla loro incessante attività di tournèe, hanno cambiato anche il loro aspetto fisico facendosi crescere barba e baffi. Sono altre persone, che liberatisi di una certa immagine “pulita”, sono più liberi, anche di non farsi vedere in pubblico.
Storia della copertina
La grande volontà di innovare fu trasmessa anche nella copertina. Per la prima volta si apriva a libro e nel retro erano stampati i testi delle canzoni, Per la prima volta la busta interna era decorata invece che bianca: l’idea fu del collettivo olandese di creativi The Fool che l’anno successivo avrebbe collaborato allo sfortunato esperimento della boutique Apple.
Fu anche il primo album concepito con una pagina in cui erano inclusi gadget per i fans.
L'idea iniziale prevedeva di includere vari gadget quali baffi finti, toppe di stoffa come quelle presenti sugli abiti dei Beatles in copertina. Ma causa i costi troppo alti si decise semplicemente di stampare gli oggetti che si volevano includere (baffi, gradi da sergente, il logo della Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band) su una pagina della copertina, che i fan avrebbero potuto in seguito ritagliare.
Il concept dell’immaginaria band militare di epoca Edoardiana fu di Paul McCartney che produsse anche uno schizzo per gli artisti pop scelti per la realizzazione, Jann Haworth e
Peter Blake. La foto fu scattata il 30 marzo 1967 da Michael Cooper ai Chelsea manor Photo Studios.
Inizialmente i responsabili della EMI bocciarono il progetto per timore dei problemi legati al copyright. Alla fine data la determinazione dei Beatles decisero di non ostacolare l'idea, declinando tuttavia qualsiasi responsabilità giudiziaria o finanziaria: Posero solo il veto alle immagini di Gandhi e Hitler. Furono contattati tutti i personaggi scelti che acconsentirono volentieri ed a titolo gratuito. Solo Leo Gorcey richiese 500 dollari in cambio, e perciò fu estromesso dalla lista. Mae West dapprima negò l'autorizzazione, che poi concesse quando i Beatles le scrissero personalmente dichiarandosi suoi grandi ammiratori. Infine
Shirley Temple chiese di ascoltare l'album finito prima di accettare-
Nel collage da cui essa è formata, i Beatles mettono insieme i loro personaggi simbolo, con l'idea di radunare il pubblico davanti a cui avrebbero preferito esibirsi. La maggior parte fu scelta da John Lennon e Paul McCartney, George Harrison aggiunse  quattro guru indiani, Ringo Starr disse che non gli importava.
Ciò che la rende ancora oggi affascinate è che contiene un gran numero di dettagli che possono essere visti ed interpretati da angolazioni diverse
La Copertina
 
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  << alcune immagini del set fotografico

 

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   << il frontespizio : descrizione di tutti i personaggi citati


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  << l'interno : l'immagine ingrandita ed il commento

 

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 << il retro, la busta ed i gadget : le immagini ingrandite

 
"PID" Il mistero
 
m1.jpgQuesta copertina è stata il più o meno volontario inizio di un mistero alimentando la teoria P.I.D. (Paul Is Dead) sulla morte di McCartney. Ma questa leggenda metropolitana è un argomento talmente ricco di aneddoti da trattare in separate sede. Cito solo uno degli elementi di questa copertina portati a riprova di tale teoria ovvero la mano alzata sopra la testa di Paul che in alcune culture asiatiche è considertato un simbolo di morte.
 
Una voce fuori dal coro
 
cz.jpgFrank Zappa era un genio, anzi un irriverente geniaccio. Dal carettere terribile, non tollerava moltre cose, tra cui la droga, il conformismo e l'ipocrisia. Ritenendo che il messaggio di "Amore Universale" che i Beatles proponevano con Sgt. Pepper's fosse fatto solo per mere ragioni commerciali, l'anno dopo, nel 1968, con i suoi The Mothers of Invention incise  "We're only in it for the money" (letterlmente: lo facciamo solo per i soldi) parodiando Sgt. Pepper's anche nella copertina.
>>>>  vedi l'articolo  nella rubrica copertine censurate.
 
Nota conclusiva
 

A scuola facevano e credo (manco dall'ambiente da quache anno..) facciano ancora leggere e rileggere sempre le stesse cose. L’Iliade, La Divina Commedia, I Promessi Sposi. Sembrerà una bestemmia, ma se invece dei Promessi Sposi, propaganda del verbo Cattolico, facessero studiare la copertina di Sgt.Pepper’s oltre a non rompere le palle ai poveri studenti potrebbero avere centinaia di argomenti legati alla storia contemporanea.


focus link alle altre storie del Focus #1/2024 : A proposito di Beatles

Autore : Giorgio Gotti, 16/05/2021