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AGITATION FREE
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Grandi protagonisti della "Scuola di Berlino" |
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Premessa |
Il grande esploratore Dr. Livingston(e) dopo qualche
mese di meritato riposo ha ricominciato a fornirmi i resoconti delle scoperte frutto
dei suoi incessanti viaggi musicali. Ultimamente ha però cambiato area di
ricerca, abbandonando la Perfida Albione per addentrarsi negli ostici territori
che furono delle Valchirie e dei Nibelunghi. Credo quindi che nei prossimi mesi parleremo spesso di
artisti appartenenti al cosiddetto “Kraut-rock”. Ma eviterò di usare tale termine che
trovo dispregiativo dato che ritengo più corretto parlare di “Rock Sperimentale
Tedesco” ascrivibile spesso e, a pieno titolo, nel filone del Progressive. |
Biografia |
Nel 1967 a Berlino, la più importante fucina del rock
tedesco (famosa infatti con il nome “Scuola di Berlino”), due piccole band beat
capitanate rispettivamente dal chitarrista Lutz "Lüül" Ulbrich e dal
bassista Michael Günther unirono le loro forze con il nome di Agitation. Dopo
un primo periodo di cover dei Beatles o degli Stones, nel 1968 conobbero la
musica dei Pink Floyd, esperienza che indirizzerà la loro strada. Cambiato il nome in Agitation Free si mettono
in luce nell’ambiente undergrond berlinese, suonando stabilmente allo Zodiac
Club dove dividono la scena con Tangerine Dream e Cluster, proponendo, primi in
Europa, i light show in stile Pink Floyd. Nei primi anni ’70 diventa loro ‘maestro artistico’ il
compositore svizzero Thomas Kessler che li indirizza verso il rock elettronico
con elementi jazz e incursioni etniche.
Con una formazione finalmente assestata, anche se
priva di cantante, gli Agitation Free nel 1971 accettano la proposta di una
serie di concerti in Medio Oriente, patrocinati dal Goethe-Institut, volti a
diffondere la cultura tedesca attraverso lezioni di lingua ed eventi culturali.
Per tutto l'aprile del 1972 suonano in Egitto (Cairo, Alessandria), a Cipro
(Nicosia), in Libano (Beirut), Grecia (Atene) e Libia (Tripoli).
Il risultato di questa esperienza sarà il primo album,
Malesch. Seguirà nel 1973
Il secondo album 2nd. Gli scarsi risultati commerciali e le
divisioni nel gruppo riguardo all'identità musicale da seguire, portano allo
scioglimento nel 1974. Successivamente verranno pubblicati altri quattro
album, di cui tre negli anni novanta. Nel 1999 viene realizzato River of
Return da Ulbrich, Günther e il chitarrista Gustl Lutjens.
Il gruppo si è poi riunito una seconda volta per dei
concerti in Giappone nel 2007 |
Le Formazioni. La loro, purtroppo breve, storia musicale è in linea
con le altre formazioni Alemanne del periodo, con continui passaggi di musicisti
da un gruppo all’altro. La prima formazione vede oltre ad i già citati Lutz
Ulbrich (chitarra) e Michael Günther (basso) Christopher Franke (batteria) e
Michael Duwe (voce). Quest’ultimo (poi negli Ash Ra Tempel di “7 UP”) viene
subito rimpiazzato da Manfred Brück alias John L , un personaggio
famoso come "the Hippy King of Berlin", che sul palco si esibisce
nudo con il pene colorato. Queste bizzarrie e le droghe lo allontaneranno dal
gruppo (andrà anch'egli negli Ash Ra Tempel di “Schwingungen”).
Per altri lidi migreranno anche
Axel Genrich (poi Guru Guru) e Christoph Franke (poi Tangerine Dream)
sostituito da
Burghard Rausch; nel frattempo si aggiunsero Stefan Diez (chitarra),
Jörg
Schwenke (chitarra) e Michael Hoening (tastiere e synt). Quest’ultimo
abbandonerà nel 1973 (poi Klaus Schulze &Timewind, Tangerine
Dream), Il gruppo si scioglie poco dopo nel 1974 con l'abbandono di
Ulbrich (poi Ash Ra Tempel).Successivamente Gunther e Ulbrich formeranno i Lagoona However e Ulbrich farà una fugace apparizione nel 1980 con Nico |
Lo Stile |
Per definire la loro musica mi è venuto spontaneo
associarli ad uno squisito cocktail dai raffinati ingredienti. La base è una
buona dose di Grateful Dead con una spruzzatina di Allman Brothers. Aggiungete
poi abbondanti Pink Floyd e completate quanto basta con dei sapori esotici,
preferibilmente medio orientali. E .. Agitate bene :) Non è esagerato definire i primi due loro dischi delle
gemma del rock tedesco, diverse dalle altre opere dello stesso periodo. Il loro
è uno stile unico, che unisce la libera improvvisazione di stampo jazzistico
all’acid rock stile Grateful Dead integrato con atmosfere alla Pink Floyd unite
a sequenze elettroniche e sonorità etniche. |
Recensioni |
MALESCH (1972) |
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Il disco è frutto dalla intensa e feconda esperienza
vissuta nel tour in medio oriente, non solo musicale ma anche culturale. Ne è a
riprova il titolo scelto per l’album, "Malesch" che è l’omologo
egiziano di “leti it be”, un termine che invita a prendere eventi
apparentemente negativi con leggerezza, senza preoccupazioni. Il risultato è uno straordinario disco, che oltre ad
essere una fantastica esperienza musicale è nello stesso tempo il formidabile resoconto
di un diario di viaggio. Le lunghe e sognati melodie sono sovente integrate con
il materiale sonoro registrato sul campo durante il viaggio (voci, suoni,
musiche) a volte creando una di quelle jam che vorresti
potessero durare per sempre. |
Tracce 1. You Play for Us Today – 6:08 2. Sahara City – 7:42 3. Ala Tul – 4:50 4. Pulse – 4:43 5. Khan El Khalili – 5:30 6. Malesch – 8:10 7. Rücksturz – 2:09 Formazione Lutz Ulbrich - chitarra, chitarra a 12 corde, zither, hammond Jörg Schwenke - chitarra Burghard Rausch - batteria, marimbaphone, voce Michael Hoenig - sintetizzatore, chitarra steel Michael Günther - basso, live-tapes Ospiti Peter Michael Hamel - organo hammond Uli Pop - bongos (brano: You Play for Us Today)
Tutti i brani composti ed arrangiati da Agitation
Free. |
2nd (1976) |
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A mio parere è la loro miglior opera che definisce
compiutamente il loro stile. In alcuni brani è straordinario il connubio tra
rock tedesco e southern rock, in stile Jerry Garcia o Duane Allman, con
interminabili e sognati duetti tra chitarre e tastiere, senza dimenticare le
sonorità Pink Floydiane. Curiosamente il disco contiene l’unica loro canzone ‘Haunted
Island’ su testo di Edgard Allan Poe. Ma su tutto svetta la straordinaria
‘Laila’. |
Tracce 1. First Communication – 8:18 2. Dialogue and Random – 2:00 3. Laila, Part I – 1:32 4. Laila, Part II – 6:45 5. In the Silence of the Morning Sunrise – 6:29 6. A Quiet Walk – 9:11 a) Listening b) Not of the Same Kind 7. Haunted Island – 7:10 Le parole contenute nel brano Haunted Island sono tratte da Dreamland di Edgar Allan Poe Formazione Stefan Diez - chitarra Lutz Ulbrich - chitarra, chitarra a 12 corde, bouzouki Michael Hoenig - sintetizzatore, tastiere Michael Gunter - basso Burghard Rausch - batteria, percussioni, voce, mellotron Ospiti Jackie Diez - voce (brano: A Quiet Walk)
Frank Diez - voce (brano: A Quiet Walk) |
Last (1976) |
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Pubblicato dopo lo scioglimento del gruppo è un documento interessante in quanto contiene le registrazioni dal vivo del loro periodo d'oro e permette di apprezzare il loro stile fatto di lunghe suite in stile Grateful Dead riviste con l'esperienza dell'elettronica tedesca.. |
Tracce (CD) 1. Soundpool – 5:50 (Agitation Free) 2. Laila II – 16:52 (Agitation Free) 3. Looping IV – 22:19 (Erhard Grosskopf) 4. Schwingspule – 10:59 – Bonus Track CD Formazione Lutz Ulbrich - chitarra (1-2-3) Michael Hoenig - synt, organo, chitarra slide (1-2-3) Jörge Schwenke - chitarra (1-2) Michael Günther - basso (1-2-3) Burghard Rausch - batteria, percussioni (1-2-3) Dietmar Burmeister - batteria, percussioni (1-2) Gusti Lütjens - voce modificata (3) Erhard Grosskopf - looping (3) Note 1, 2 - Registrato allo Studio Aquarium, stazione radio francese, nel marzo del 1973 3 - Registrato al Rias Berlin, stazione radio di Berlino, nel febbraio 1974
4 - Registrato al TU-Mensa di Berlino nel dicembre
1971 |
Discografia |
Agitation Free |
Correlate |
Proposte
di Ascolto |
Malesch (full album) |
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2nd (full album) |
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Autore : Giorgio Gotti, Marzo 2024 |
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