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The Famous Charisma Label
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L'etichetta discografica del Progressive Rock
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Ci sono case discografiche (anche dette 'etichette') che
hanno lasciato il segno nella storia della musica, classica, rock, leggera, e
che hanno caratterizzato un'epoca particolare con le proprie produzioni. Una di
queste è la Charisma, l'etichetta del 'Cappellaio Matto', fondata a Londra nel
1969 dall'ex-giornalista e manager artistico Tony Stratton-Smith (Wolverhampton,
Inghilterra, 11/08/1933 - St Helier, Jersey, 19-03-1987) e che rimase attiva
fino alla metà degli anni 80. Dalla Charisma sono transitati grandissimi nomi della
musica rock, in particolare di quel genere che successivamente si sarebbe
chiamato progressive. Per chi nei
primissimi anni 70 si interessava di musica, la Charisma veniva già considerata
una etichetta di qualità e di musica innovativa, e avrebbe consolidato la
propria fama nel corso del ventennio che la vide attiva, ma anche negli anni
successivi fino ai giorni nostri. Successivamente, dopo la morte del suo
patron, il catalogo Charisma venne rilevato da altre case discografiche, in
particolare da Virgin e da Atlantic Records. La lista dei musicisti che hanno pubblicato per la
Charisma negli anni 70 e 80 è lunghissima. Ne citiamo alcuni fra i più
importanti: Genesis, Peter Gabriel, Van der Graaf Generator, Peter Hammill, The
Nice, Alan Parsons Project, Audience, Capability Brown, Steve Hackett (ex-Genesis),
Lindisfarne, Rick Wakeman (ex-Yes), Incredible String Band, fino ad arrivare
agli italiani Le Orme. Tony Stratton-Smith, fondatore e padrone assoluto della
Charisma, era un personaggio visionario: dopo aver svolto il mestiere di
giornalista sportivo, diventò imprenditore e, alla fine degli anni 60, iniziò a
gestire due gruppi: The Nice e The Bonzo Dog Doo Dah Band. Ma la
sua esperienza nel trattare con le case discografiche era così frustrante che
decise di fondarne una propria. Così, nel novembre del 1969, non senza una
buona dose di humour, tutto britannico, lanciò la nuova etichetta 'The Famous
Charisma Label', la famosa etichetta Charisma. Il primo singolo, 'Sympathy' dei
Rare Bird, fu anche il primo grande successo, molto popolare anche da noi fra
il 1969 e 1970. Successivamente, Tony iniziò a creare una propria scuderia di
artisti e fece da trampolino da lancio per molti cantanti e gruppi del rock
britannico. I Genesis pubblicarono con la Charisma i loro dischi di maggior
successo, da 'Trespass' del 1970 fino a 'Invisible Touch' del 1986. Peter
Gabriel, nella sua carriera solista, dopo aver lasciato i Genesis, fece uscire
con la Charisma i suoi primi dischi, tutti molto fortunati, fino a 'So' del
1986. Stessa cosa per i Van der Graaf Generator che pubblicarono con
l'etichetta i loro primi tre dischi, veri punti di riferimento del progressive
rock britannico. Peter Hammill, nella sua esperienza da solista, produsse con
la Charisma tutti i suoi dischi fino a 'pH7' del 1979. E Le Orme vi
pubblicarono la versione inglese di 'Felona e Sorona', con liriche di Peter
Hammill. |
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Tony Stratton Smith decise di usare il
termine 'Charisma' per il suo significato mistico di trasmissione di grazia e
di luce. Inizialmente aveva pensato di usarlo per un gruppo, ma l'idea non si
concretizzò. "Era nella mia mente da quel momento e sembrava l'ideale per
l'etichetta con le sue connotazioni di diffondere luce e innocenza",
ricordava Tony. “Mi è piaciuta questa commistione perché all'inizio l'unica
cosa che avevamo da parte nostra era una certa innocenza!”. La Charisma era anche una grande famiglia che
talvolta si riuniva per celebrare i propri artisti. Furono pubblicate due
raccolte contenenti i maggiori successi della casa discografica, in occasione
del 5.o e del 10.o anniversario della fondazione. Inoltre furono organizzati,
anche in Italia, svariati festival Charisma che riunivano sul palco i
principali artisti. Il pubblico italiano, da sempre interessato alle vicende
del progressive rock, era molto assiduo nel frequentare questi concerti, assai
più del pubblico britannico che, a quanto pare, snobbava questo tipo di
manifestazioni. |
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Tony Stratton-Smith volle definire una
specificità per la sua produzione anche dal punto di vista grafico: per molti
degli album furono scelte copertine fantasmagoriche, che contribuirono al
successo dei rispettivi dischi (da segnalare, in particolare, la collaborazione
con l'artista Paul Whitehead per Genesis e Van der Graaf → vedi articolo già
pubblicato sul nostro sito. Anche il logo dell'etichetta ebbe la sua
grande importanza: dopo varie evoluzioni, fu scelto un montaggio di tre illustrazioni di John Tenniel del 1866 per 'Alice
nel Paese delle Meraviglie' di Lewis Carroll raffiguranti i personaggi
del Cappellaio Matto, del Bianconiglio e dello Stregatto, rielaborate a
colori. Così, il “Cappellaio Matto” (forse una rappresentazione dello stesso Stratton-Smith?) divenne il simbolo della sua casa discografica, molto riconoscibile … e una garanzia per tutti noi appassionati di buona musica |
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Proposte di Ascolto (clic the pic) | |||||||||
Van der Graaf Generator – Refugees (dall'album 'The Least We Can Do Is Wave To Each Other' del 1970) | |||||||||
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Genesis - Watcher of the Skies (dall'album 'Foxtrot' del 1972) | |||||||||
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Peter Gabriel – Solsbury Hill (dall'album 'Peter Gabriel' del 1977) | |||||||||
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Autore : Stefano Sorrentino, ottobre 2023 | |||||||||
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