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Quadri in copertina
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Le copertine dei dischi, in particolare quelle dei
vinili, sono diventate una vera e propria forma d’arte. A partire dalla fine degli anni sessanta in questo ambito si sono affermati molti grafici, definizione riduttiva per degli artisti che meritano tale titolo molto di più di tanti “avanguardisti” odierni di quella che una volta si definiva “arte”. Tra i nomi più famosi basta citare Roger Dean o lo Studio Hipgnosis. L’argomento è vastissimo tanto che in rete si trovano diversi siti dedicati solo alle copertine dei dischi. In questo scritto ho scelto però di affrontare un piccolo segmento di questo mondo, ovvero quello delle opere d’arte nate come tali e “prese in prestito” per le copertine. Quindi non parlerò dei tanti artisti che hanno realizzato espressamente le copertine, come Andy Warhol con la famosa banana per i Velvet Underground. Propongo un elenco, in ordine di pubblicazione, dei dischi che mi sono venuti in mente, sempre nell’intorno del periodo 1965/1973. |
- Byrds /
Sweetheart Of The Rodeo - 1968 |
clicca sull'immagine per il dettaglio |
Byrds / Sweetheart Of The Rodeo (1968) |
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In questa copertina con cui si vuole richiamare il mondo del country & western, sono utilizzati i dettagli di un manifesto del 1933 di Joseph Jacinto “Jo” Mora intitolato The American Cowboy. Mora era un illustratore, pittore, scultore e storico dell’arte uruguayano che, dopo essersi unito agli indigeni amerindi Hopi, aveva scelto di vivere tra Arizona e California. |
Deep Purple / Deep Purple (settembre 1969) |
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Il Giardino delle delizie (o Il
Millennio) è un trittico a olio su tavola di Hieronymus Bosch,
databile 1480/1490 e conservato nel Museo del Prado di Madrid. Hieronymus Bosch (pseudonimo di Jeroen Anthoniszoon
van Aken – 1453/1516) è stato un pittore olandese. Questo dipinto è ritenuto il suo capolavoro e rappresenta
numerose scene bibliche con lo scopo di descrivere la storia
dell'umanità attraverso la dottrina cristiana medievale. Il trittico rappresenta tre scene: Il pannello di sinistra
rappresenta Dio quale perno dell'incontro
tra Adamo ed Eva; quello centrale è una vasta veduta fantastica
di figure nude, animali immaginari, frutti di grandi dimensioni e formazioni
rocciose; quello di destra è invece una visione dell'Inferno e rappresenta
i tormenti della dannazione. Quest’ultima parte è quella utilizzata per la copertina del disco ma proponendola in bianco e nero, forse per accentuarne la drammaticità (o risparmiare sui costi ??) |
Fletwood Mac / Then Play On (settembre 1969) |
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Il dipinto utilizzato per la copertina di questo album
proviene da un murale di Armfield originariamente progettato per la sala da
pranzo di una villa londinese. |
Santana / Abraxas (settembre 1970) |
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La copertina dell’album Abraxas di Santana è tratta
da un dipinto di Mati
Klarwein, uno
dei pittori surrealisti più noti dell’era psichedelica (ha realizzato anche la
copertina per Bitches Brew di
Miles Davis). L’opera originale, L’Annunciazione,
risale al 1961 e mescola il simbolismo cristiano in chiave pagana con venature
erotiche, voodoo, culture africane. Da notare che Abraxas nella mitologia greca era uno dei cavalli di Eolo, il dio dei venti considerato un demone nei testi antichi cristiani. Per approfondire consiglio i seguenti link : matiklarweinart - annunciation-1961 matiklarweinart - Album Covers |
Derek And The Dominos / Layla (novembre 1970) |
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La copertina del disco riproduce il quadro di Emile Théodore Frandsen de Schomberg, dal titolo “La Fille au Bouquet”. Eric Clapton vide il quadro nell’Agosto 1970 durante la sua permanenza in Francia e rimase talmente colpito dalla somiglianza con la Boyd da volere che fosse utilizzato per la copertina del disco. >> vedi articolo sulla copertina |
Strawbs / Grave New World (novembre 1971) |
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La copertina è una riproduzione del dipinto Glad Day or The Dance of Albion (c.1794) del poeta e pittore William Blake. |
Walter Carlos / Sonic Seasonings (1972) |
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Per questa copertina il designer ha utilizzato un quadro giapponese dal titolo “Islands of Matsushima” proveniente dal Museum of Fine Arts di Boston. |
Alan Hull / Pipedream (1973) |
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La
copertina riproduce il quadro
la “Lampe Philosophique” dipinta nel 1936 dal grande maestro del surrealismo, Renè Magritte, la cui
influenza permea tantissime opere del secolo scorso. <<<< ritorna a Pipedream |
Genesis / Selling England by the Pound (1973) |
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In questo caso la
pittrice Betty Swanwick ha modificato la sua opera originale ‘The Dream’,
cambiando, su richiesta dei Genesis, il colore della falciatrice nel suo quadro, già
esposto alla Royal Academy, con il solo scopo di renderlo più aderente al testo del brano
I Know What I Like. Da notare che questa copertina è la prima della band dai dai tempi di Trespass a non essere firmata da Paul Whitehead. Personalmente preferisco il quadro originale |
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Autore : Giorgio Gotti, 27/12/2021 |
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