Degli Stones Charlie Watts mi è sempre stato il più simpatico. L’ho sempre percepito come un musicista non come una rockstar. Mi faceva impazzire vederlo suonare impassibile, nel suo completo gessato con cravatta, quasi fosse un ragioniere. Non sculettava come Jagger, non era fatto oltre misura come Richard, non aveva una faccia da brutto ceffo come Wood. Semplicemente suonava, quasi il contorno non lo toccasse, con una faccia (come direbbe Paolo Conte) un po' così.

La sua morte segna uno spartiacque. Come diceva Bob, The Times They Are A-Changing. Per noi purtroppo non in meglio