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ROY ORBISON |
Roy Orbison and Friends: A Black and White Night |
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Premessa |
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Mi mancano quegli anni
in cui comperavo i dischi (gli LP prima ed i CD poi) in negozio generalmente
dopo aver passato mezza mattinata ad ascoltarli. Mi manca Stefano Buzzi che gestiva
la Mistral Set, mi manca la sua grandissima competenza musicale ma soprattutto la
sua straordinaria umanità. Con lui c’era un rapporto, credo, di amicizia e
complicità. Io cercavo le novità dei gruppi che seguivo, gli XTC, i Talking
Heads, Brian, Eno ed altri che più erano strani meglio era. Lui pazientemente
mi dava corda. Poi alla fine, quasi come per darmi un premio, mi faceva ascoltare
dischi di musicisti Americani, la sua grande passione. Quanti ne ho comperati ! Ed uno di questi consigli fu relativo all’LP Traveling Wilburys Vol.1, che mi permise di apprezzare Roy Orbison. Lo conoscevo ‘di vista’ per alcune copertine dei suoi dischi ma non avevo assolutamente mai provato ad ascoltarlo perché mi sembrava incarnasse un tipo di musica lontana anni luce dai miei gusti e dai miei tempi.
In parte vero, ma ascoltandolo cambiai idea. Infatti quando Stefano mi propose
“Roy Orbison and Friends: A Black and White Night “, lo comperai
immediatamente. E, ad onor del vero, è un disco che riascolto spesso con
piacere. |
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Cenni Biografici |
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La
sorte con lui non è stata per niente favorevole. Sia per i doni di natura sia per il
suo destino. Roy
Orbison nacque in America a Vernon il
23 aprile del 1936 da una famiglia di operai. La
sua esistenza è stata contrassegnata da avvenimenti molto tragici. Nel 1966
muore a 24 anni la moglie Claudette per un incidente motociclistico. Due anni
dopo muoiono due dei suoi tre figli nell’incendio della casa di Nashville
mentre lui era in tournee in Europa. Infine lui muore d’infarto il 6 dicembre
1988 a soli 52 anni mentre era a casa della madre per riposarsi dopo una lunga
tournee. Forse non saà il musicista più sfortunato della storia, ma sicuramente è a
podio. Non si può certo dire che Orbison
avesse il
“phisique du role”,
ma nonostante ciò si era costruito un suo
personaggio. Folta chioma nera (per nascondere i capelli biondo albino), rigorosamente
con occhiali scuri (era ipovedente). Vestito di nero, generalmente di pelle,
chitarra nera, ma tutto molto soft, come le sue canzoni.
Ma se molti
grandi del rock a partire dall’amico George Harrison ne sono stati
grandi ammiratori un motivo c’è. Elvis Presley
disse di lui che era "il più grande cantante del mondo"
e Bruce Springsteen ha sempre detto che quando registrò Born To
Run voleva un album "con testi come quelli di Dylan, che
suonasse come se fosse prodotto da Phil Spector ma, soprattutto, che la sua
voce suonasse come quella di Roy Orbison". |
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Per meglio capire il suo stile allego il testo di uno dei primi successi del 1960 |
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Only The Loney |
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Dum-dum-dum dummy-doo-wah Ooh yay, yay, yay, yeah Oh, oh oh oh, ooh-ah-ah, Only the lonely, only the lonely
Only the lonely (Dum-dum-dum dummy-doo-wah) Know the way I feel tonight (Ooh yay, yay, yay, yeah) Only the lonely (Dum-dum-dum dummy-doo-wah) Know this feeling ain't right (Dum-dum-dum dummy-doo-wah)
There goes my baby There goes my heart They're gone forever So far apart
But only the lonely Know why I, I cry, only the lonely Dum-dum-dum dummy-doo-wah Ooh yay, yay, yay, yeah Oh, oh oh oh, ooh-ah-ah Only the lonely, only the lonely
Only the lonely (Dum-dum-dum dummy-doo-wah) Know the heartaches I've been through (Ooh yay, yay, yay, yeah) Only the lonely (Dum-dum-dum dummy-doo-wah) Know I cry, cry for you (Dum-dum-dum dummy-doo-wah)
Maybe tomorrow A new romance No more sorrow But that's the chance You gotta take, if your lonely heart breaks Only the lonely (Dum-dum-dum dummy-doo-wah) |
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>>> leggi la traduzione in italiano | |||
IL DISCO |
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Roy Orbison and
Friends: A Black and White Night è uno speciale
televisivo girato il 30 settembre 1987 al nightclub Coconut
Grove dell'Ambassador Hotel di Los Angeles. Girato
interamente in bianco e nero è stato trasmesso il 3 gennaio 1988. Dopo la trasmissione
il concerto è stato rilasciato su VHS e Laserdisc e nel 1989 ne è stato
pubblicato il disco. All’esibizione
Orbison, che per l'occasione usò una
Gibson-335 tinta di nero, fu accompagnato
da un gruppo di musicisti d’eccezione tra cui Tom Waits, Elvis Costello, Jackson Browne, K.D. Lang, Bonnie Raitt e
il grande James Burton alla Telecaster. Oltre naturalmente al suo grande
ammiratore Bruce Springsteen che ebbe l’onore di
cantare con Orbison e duettare alla chitarra con Burton e lo stesso Orbison (non perdetevi il video di "Oh Pretty Woman") |
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Elenco tracce | |||
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Crediti |
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musicians ROY ORBISON vocals and guitar the coconut grove band: JAMES BURTON guitar (#) GLENN D. HARDIN piano (#) JERRY SCHEFF bass (#) RON TUTT drums (#) ALEX ACUNA percussion T. BONE BURNETT guitar ELVIS COSTELLO guitar, organ, harmonica and vocals JOHN DAVID SOUTHER guitar BRUCE SPRINGSTEEN guitar and vocal MIKE UTLEY keyboards TOM WAITS guitar and organ strings: SID PAGE concert masterr PAVEL FARKAS violin EZRA KLIGER violin JIMBO ROSS viola PETER HATCH viola singers: JACKSON BROWNE K.D. LANG BONNIE RAITT STEVEN SOLES JOH DAVID SOUTHER JENNIFER WARNERS |
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(#) Membri della TCB, la band che accompagnò Elvis Presley dal 1969 fino alla sua morte nel 1977. |
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Note personali |
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Se
mai avessi ascoltato le sue canzoni negli anni ’70 le avrei sicuramente snobbate.
Nonostante Orbison fosse un buon chitarrista (infatti
nelle sue foto non manca mai)
le sue canzoni erano piene di pomposi arrangiamenti di archi ed il
canto
decisamente melodico se non melodrammatico. Ma i grandi musicisti
hanno, come gli alchimisti, il dono della pietra filosofale, ovvero di
riuscire a trasformare in oro qualsiasi (quasi..) melodia. |
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Da bravo parmigiano ho una
"erre" decisamente pronunciata. Mi ha sempre fatto divertire il vezzo
di Orbison, che da anglofono non la pronuncia, di arrotarla
ogni tanto nelle sue canzoni (arrrrrrrrrr..) apparentemente senza motivo. |
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Proposte di Ascolto (clic pic) | |||
Only The Lonely |
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Move On Down The Line |
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Mean Woman Blues |
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Oh Pretty Woman |
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Autore : Giorgio Gotti, 14/08/2022 | |||
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