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ONE
Una Hippie Rock Band di San Francisco
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La casa di Paul e Grace
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- Nel
1971, Paul Kantner e Grace Slick, leggendarie colonne portanti dei Jefferson
Airplane, abitavano, con la neonata figlia China, in una grande casa sulla
spiaggia, al 99 di Brighton Avenue a Bolinas, una spettacolare località marina
a pochi chilometri da San Francisco.
- La casa è stata poi rivenduta da Kantner nel
1973 ed oggi è ancora esistente e considerata un pezzo di storia. E’ possibile
affittarla, se volete, ovviamente … a prezzi modici
- Sempre nel 1971, i
Jefferson Airplane fondarono l’etichetta ‘GRUNT RECORDS’, una sussidiaria della
grande casa discografica RCA. La nuova label, che aveva lo scopo primario di
produrre i dischi dei Jefferson Airplane e dei successivi Starship, pubblicò
anche i dischi di altri artisti e gruppi della cerchia dei Jefferson, fra cui
gli Hot Tuna, Papa John Creach e, appunto, gli ONE
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Gli ONE
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- La
casa di Paul e Grace è stata, per un breve periodo, il punto di ritrovo dei musicisti rock di San
Francisco.
- Fra
i frequentatori c’era uno strano personaggio: un hippie il cui vero nome era
Jerry Wiley, ma che si faceva chiamare Reality D. Blipcrotch. Nessuno sapeva
bene da dove fosse sbucato questo tipo: si diceva che fosse stato nei Marines, che
avesse fatto l’attore e che fosse arrivato nella Bay Area in cerca di fortuna.
Sembra che negli anni successivi abbia cambiato ancora il nome dopo essersi
spostato prima alle Hawaii e poi in altre località degli USA a scrivere opere liriche
e a fare il vocal coach. Era una figura carismatica ed un cantante e musicista
talentuoso.
- Attorno a lui si radunò un collettivo musicale, i
cui membri principali appartenevano ad una rock band chiamata ONE già attiva
nella zona, che registrò nel 1971 un primo ed unico disco dal titolo ‘Come’,
pubblicato nel 1972 per la Grunt Records e sponsorizzato da Paul e Grace: probabilmente avevano visto nella band un buon
potenziale, arrivando ad ospitare un loro concerto su un palco appositamente
predisposto sul giardino della loro proprietà. Di quel concerto fu fatta una
registrazione live da cui è stato estratto il secondo brano dell’album. Reality
è autore e co-autore di tutti i brani nonché produttore del disco (uscito anche
in versione CD nel 2005)
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La
casa di Paul e Grace in una foto recente |
Operai
montano il palco davanti alla casa di Paul e Grace per il concerto degli One |
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Il
concerto degli One davanti alla casa di Paul e Grace |
Reality
parla con Paul Kantner e altri |
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Foto
del gruppo |
Foto
del gruppo |
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Come ho scoperto il disco
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- Ma
come e perché sono entrato in possesso di questo strano disco?
- “Ecchissenefrega!”
direte voi, e la risposta sarebbe più che comprensibile. Ma se volete sapere
come funzionavano le cose nei primi anni 70 per quel che riguarda la fruizione
dei prodotti musicali, dovrete pazientare e leggere le poche righe che seguono.
- Il
negozio Ricordi di Genova era la nostra meta preferita quando, da ragazzini, al
sabato pomeriggio, decidevamo di spendere in un botto solo la paghetta
settimanale. Si entrava con silenzioso rispetto in quel tempio della musica, si
puntava direttamente alle vasche degli LP e si cercavano freneticamente quelli
presenti nelle nostre “wish list”. Non ricordo se questo disco fosse già fra i
papabili oppure se l’abbia trovato per caso spulciando qui e là. Di sicuro ne
avevo sentito parlare bene, alla radio o su qualche rivista musicale.
- Il
negozio aveva all’epoca 2 o 3 box insonorizzati per l’ascolto. Sceglievi il
disco, lo consegnavi all’addetto, entravi nel cubicolo e partiva la musica;
ogni 30 secondi circa, il commesso spostava la puntina sul vinile di qualche
centimetro per poter ascoltare più brani. Dopo 3 minuti, se non avevi ancora
deciso, venivi letteralmente cacciato fuori dal box. Quella volta, con il disco
degli One, mi bastarono i primi 10 secondi: uscii trafelato e dissi: “Lo
prendo!”. (Questa stessa cosa mi capitò solo in un’altra occasione: per “Still”
di Peter Sinfield; anche per questo disco, i primi 10 secondi di ascolto furono
fatali, ma forse ne parleremo in un altro articolo).
- Una
volta tornato a casa, con la preda sotto braccio, l’ascolto proseguì ed il
disco entrò a far parte dei miei preferiti di quel periodo. Dopo qualche anno,
gli interessi si sono spostati verso altri generi e l’ho lasciato a stagionare
nello scaffale insieme a tanti altri dischi. Di recente, ho iniziato a rippare
su PC i vinili più particolari e questo è entrato subito nell’elenco. Quindi
l’ho riascoltato dopo 40 anni e, che dire?, l’ho trovato ancora bello e
coinvolgente come la prima volta.
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Il Disco
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- E’
un disco molto eterogeneo: si parte da una bella ballata acustica (“1 of a Kind”),
un manifesto programmatico della cultura hippie, con l’attacco eseguito dalla
voce femminile che all’epoca mi aveva stregato. Segue “II Car Raga”, pezzo
registrato dal vivo nel corso del loro concerto davanti alla casa di Paul e
Grace, che rispecchia lo spirito indo-meditativo del periodo. Il lato A è
chiuso da “Free Rain”, tipico canto corale in stile hippie, con un testo che
parla di pace, amore e … compatibilità ambientale, un tema che era già sensibile
ma che, purtroppo per noi terrestri, ai giorni nostri risulta ancora irrisolto.
- Il lato B è decisamente più rock: “3 Songs” è un
medley strumentale di quasi 10 minuti che parte con una sezione progressive
rock (ottimamente suonata) fino ad arrivare ad un brano in cui spiccano le
tipiche vocalità della band. L’ultimo brano è “Old Englishhh”, pezzo
strumentale composto da una prima parte di puro rock psichedelico ed una
seconda parte acustica, molto ‘english’ (come suggerisce il titolo), a metà
strada tra i Jethro Tull e Nick Drake
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I testi
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1 of a kind
I am reality
You are reality
The names will change, rearrange
front behind
We simply all are just 1 of a kind
Free rain
What do you give the earth, love
When will you give it again
Free rain, free rain
How will you teach me to learn,
love
Why you can do it so well
Free rain, free rain
Would you give up what you have,
love
Could the music be the dancer
What you put in you get out, love
And the question is the answer
Free rain, free rain
Should we breathe the open air,
love
Might we grow it under cover
Surely life's the only fair, love
We depend on one another
Free rain, free rain |
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>>> leggi la traduzione in italiano
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Conclusoni
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Non si trovano in
rete molte informazioni su questo gruppo e su questo disco. Ma navigando qui e
là sono riuscito a trovare la pagina Facebook “One from Bolinas”, gestita
dall’ex-batterista della band Mark Baker, che ora è diventato un brillante
agente immobiliare. Su questa pagina si possono trovare decine di foto del
gruppo, dei concerti e delle fasi di registrazione del disco. Alcune le abbiamo
incluse in questo articolo a testimoniare l’esperienza di un gruppo di ragazze
e ragazzi che nel 1971 produssero un bellissimo disco genuinamente ‘hippie', |
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Autore : Stefano Sorrentino, 29/07/2021 |
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