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GRAHAM NASH

Songs For Beginners (1971)


Canzoni per Principanti ma non troppo


nash_1.bmpInglese di Blackpool, dove è nato nel 1942, Graham Nash iniziò ad avere successo in patria nei primi anni 60 con gli Hollies, gruppo che incarnava lo spirito del pop inglese del periodo. Si ricorda anche una loro esibizione a Sanremo nel 1967, con il brano 'Non prego per me' di Mogol/Battisti, in abbinamento con Mino Reitano.

Ma con gli Hollies Nash sentiva di non potersi esprimere al meglio come compositore; si narra che sottopose al gruppo due canzoni straordinarie come 'Lady of the Island' e 'Teach Your Children' ma l'accoglienza da parte del gruppo fu meno che tiepida. Fece un nuovo tentativo con un'altra canzone mitica, 'Marrakesh Express', durante una sessione di registrazione agli Abbey Road Studios, ma ancora una volta non si riuscì a creare la giusta atmosfera per il brano.

Nel 1968, a Los Angeles, a seguito di un incontro con David Crosby e Stephen Stills, agevolato da Cass Eliot dei Mamas & Papas, furono gettate le basi per quello che sarebbe diventato il nuovo supergruppo a cui si sarebbe successivamente aggiunto Neil Young. A dicembre di quell'anno Nash si trasferì definitivamente in California.

Nel 1969 il primo album di CSN ebbe enorme successo, proiettando il gruppo nel firmamento delle superstar internazionali; fra le canzoni più belle di quel disco c'erano proprio 'Marrakesh Express' e 'Lady of the Island'. Mentre un'altra delle canzoni rifiutate dagli Hollies, 'Teach your children', sarebbe comparsa nel doppio live '4 Way Street' del 1971, diventando uno dei brani più famosi non solo dell'album ma di tutta la discografia del gruppo.

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Dopo l'esperienza straordinaria di 'Dejà Vu', pubblicato nel 1970, album in cui ognuno dei quattro musicisti presenta due brani, a dimostrare l'assoluto regime paritetico all'interno del quartetto, Graham Nash, che firma due pezzi incomparabili come 'Teach your Children' e 'Our House', è, a 28 anni, uno dei cantautori più amati del periodo.

E decide di pubblicare un album per conto suo, mettendo insieme tutto il materiale composto nei due anni forsennatamente trascorsi fra attività in studio e lunghi periodi in tour con CSN&Y.

Nel maggio 1971, esce 'Songs for Beginners' ('Canzoni per principianti'): album volutamente di basso profilo, come suggerisce il titolo stesso, ma la cui bellezza e unicità sta proprio nei momenti più puri e sinceri e nella vera storia che si cela dietro ai singoli brani, nei quali il cantautore mette in mostra la sua sensibilità oltre che il suo grande talento.

Per sottolineare lo spirito autobiografico dell'opera, l'autore colloca in copertina un proprio autoritratto allo specchio scattato da lui stesso. Ricordiamo infatti che Nash è anche un fotografo riconosciuto a livello internazionale, autore di una vasta e importante raccolta di foto a partire dai primi anni 70.


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Canzoni semplici, sicuramente, quelle di 'Songs for Beginners' (per la gioia dei ragazzini chitarristi in erba in quegli anni), ma la semplicità è un pregio per canzoni che restano comunque fra le più belle del cantautore e dell'intera epopea della West Coast. Il parterre di musicisti che partecipa alle registrazioni è autorevole: fra tutti, ricordiamo Jerry Garcia, Phil Lesh, Neil Young, Rita Coolidge; Graham Nash ne esce comunque come protagonista assoluto dando una impronta molto personale a tutto l'album.

'Wounded Bird' ('Uccello ferito') è stata scritta per consolare l'amico e compagno di band Stephen Stills dopo la sua rottura con la cantante Judy Collins. In 'Better Days' ('Giorni migliori'), Nash canta: "Anche se sei dove vuoi essere, non sei nel luogo a cui appartieni", affrontando le ricadute sul rapporto di amicizia tra lui e Stills dopo che la cantante Rita Coolidge aveva lasciato il primo per iniziare una storia con Nash.

 

'Simple Man' ('Uomo semplice') è una riflessione sincera sulla tempestosa fine dell'amore tra lui e Joni Mitchell. Nella canzone, scritta il pomeriggio stesso della fine della relazione con la cantautrice canadese, Nash ha scritto la frase: "Voglio solo tenerti, non voglio trattenerti", dopo aver ricevuto il conciso telegramma di separazione di Mitchell che diceva semplicemente: "Se tieni la sabbia troppo stretta nella tua mano, essa scorrerà attraverso le dita. Con amore, Joni”. Nash ha cantato questa canzone per la prima volta durante un concerto con CSNY al Fillmore East; solo pochi istanti prima di salire sul palco gli avevano comunicato che Joni Mitchell era in platea ad ascoltare.

 

Anche 'I Used to Be a King' ('Ero abituato a essere un re') è stato ispirato dalla sua rottura con la Mitchell. In questa  canzone, Nash riflette su quel fatidico telegramma cantando: “È perché ho costruito la mia vita sulla sabbia; e l'ho vista sbriciolarsi in polvere", prima di lanciarsi nella potente dichiarazione: "Qualcuno mi prenderà il cuore ma nessuno mi spezzerà di nuovo il cuore".

 

Nash riprende i temi dell'autoanalisi e della crescita sviluppate in "Teach Your Children" con "Be Yourself" (“Sii te stesso”) e "Man in the Mirror" (“Uomo nello specchio”). In "Military Madness" (“Follia militare”) ritorna alle sue radici familiari a Blackpool, in Inghilterra, tracciando un parallelismo fra la seconda guerra mondiale, tragicamente vissuta dalla sua famiglia e da lui stesso nei primi anni di vita, e il Vietnam. In questa canzone, emerge l'elemento di attivismo, di pacifismo e di impegno sociale e politico che da sempre contraddistingue il lavoro di Graham Nash.

 

Lo stesso impegno emerge anche in 'There's only one' ('Ce n'è solo uno'), canto corale sulle diseguaglianze, e soprattutto in 'Chicago', celeberrimo inno di protesta con il trascinante finale 'We can change the world' ('Noi possiamo cambiare il mondo'): 'Chicago' rappresenta la furiosa risposta di Nash al processo contro i Chicago Eight, gruppo di otto  attivisti ingiustamente condannati a seguito delle manifestazioni contro la guerra in Vietnam,  avvenute durante una convention dei democratici a Chicago. A CSNY era stato chiesto di tenere un concerto a Chicago per raccogliere fondi per la causa dei Chicago Eight, ma, mentre Crosby e Nash aderirono entusiasticamente, Stills e Young dovettero rifiutare a causa di precedenti impegni. La canzone quindi è rivolta in particolare a loro due, quando Nash canta “Per favore, venite a Chicago solo per cantare” oppure “Per favore, venite a Chicago altrimenti schieratevi dall'altra parte”.

 

E per finire, una gemma: 'Sleep Song' ('Canzone del sonno') che, con un essenziale arpeggio di chitarra acustica e una semplice linea melodica, contrappuntata da più voci e impreziosita da un sottofondo di violoncello, racconta di un amore perduto e ritrovato, in una atmosfera di puro lirismo che mi commuove sempre, da quando l'ho ascoltata per la prima volta ... poco più di 50 anni fa ...


Elenco tracce
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Proposte di Ascolto (clic the pic)
 
c1r.jpgChicago
 
a2r.jpgSleep Song
 

Autore : Stefano Sorrentino, 01/02/2023