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LED ZEPPELINGli Dèi del Rock - parte prima |
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I peggiori anni della
nostra vita. Sono quelli che attualmente stiamo vivendo. Non solo per colpa del
Covid. Questa maledetta pandemia scappata (?) dai laboratori cinesi è la
cartina di tornasole della situazione generale. I Latini dicevano: cui prodest
? Le grandi potenze oggi si fanno la
guerra non con le armi ma con l’economia. Noi siamo nella merda fino alle
orecchie, ma qual è l’economia che continua a crescere incessantemente?.
Falcone e Borsellino, per restare a casa nostra, dicevano: seguite i soldi. |
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Si stava meglio quando sulla terra erano scesi gli Dèi del Rock, ovvero i Led Zeppelin. | |||
Premesso che
ho sempre odiato i film che ritraevano concerti rock (Woodstock a parte), al
paziente lettore consiglio assolutamente la visione di un doppio DVD uscito nel
2003 a titolo Led Zeppelin che propone loro esibizioni live a partire dal 1970.
La prima volta che ho
visto questo film ho avuto varie reazioni. Innanzitutto lo stupore per essere
rimasto incollato avidamente alla TV per tutta la durata, vista la mia ritrosia
per il genere di film. La seconda il grande godimento derivante dall’ascolto di
musica perfetta. La terza è stata una considerazione “laterale” ovvero il
pensare che la visione di un simile film/documentario dovrebbe essere resa
obbligatoria nelle scuole medie superiori. Probabilmente avremmo meno
deficienti di rapper. Degli Zeppelin posseggo, ovviamente, l’opera omnia e anche diversi lavori successivi di Page e di Plant. Della discografia ufficiale a parte gli ultimi album che non mi convincono appieno, il primi cinque dischi (I, II, III, IV, Houses of Holy) sono sempre a livelli stratosferici. Se però devo essere sincero, Led Zeppelin I e Led Zeppelin II sono capolavori assoluti, in cui la derivazione blues è ancora molto presente. Da riascoltare spesso, ogni volta coinvolgenti e mai datati. Al livello di questi album pongo però anche un lavoro successivo del 1994 a nome Jimmy Page e Robert Plant, titolo “No Quarter”. Superbo con una spettacolare versione di Kashmir. |
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Sono incazzato nero per il mondo di merda in cui viviamo. Sono molto preoccupato per il mondo ancora peggiore che lasceremo ai nostri nipoti. Non posso impedire che i miei nipoti seppur ancora piccoli adorino il Dio cellulare. Quello che posso fare è conservare gelosamente i miei dischi, in vinile e non, ed ogni tanto provare a far loro sentire buona musica. L’anno scorso a mia nipote Anna di 6 anni ho fatto sentire “Rock and Roll” degli Zeppelin. Che soddisfazione vederla scatenarsi. Qualche speranza c’è. | |||
>>>> parte seconda |
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Autore : Giorgio Gotti, 26/07/2021 |