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GEORGE HARRISON
All Things Must Pass
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Premessa
Il 1972 è stato per me
un anno memorabile per tanti motivi, compreso il viaggio a Londra fatto a Luglio, a 17 anni, con il mio amico
Claudio. Prima vacanza da solo e prima volta all’estero. Siccome quell’anno mi
avevano rimandato in inglese avevo trovato la scusa giusta con i miei.
Ovviamente mitica esperienza il cui momento clou era stato il concerto di Joe
Cocker al Rainbow Theatre. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia. Molto divertimento ma pochi soldi e le mie
ultime sterline le avevo spese per il disco che è oggetto di questo scritto.
A
quel tempo avevo l’abitudine di mettere nelle copertine del disco la data
dell’acquisto ed il progressivo, come potete vedere dall’immagine.
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L’album
Il disco è la terza
prova come solista di Harrison, ma la prima dopo lo scioglimento dei
Beatles. La prima era stata Wonderwall
Music (Apple, 1968) colonna sonora orientaleggiante e Electronic Sound
(Zapple, 1969) esperimento di elettronica
Il vero esordio è con All
Things Must Pass, pubblicato il 27 novembre 1970. E’ un triplo che pare suggerire l’esigenza di esprimersi probabilmente
repressa nei Fab Four che erano dominati dalla coppia Lennon-McCartney e che si
erano appena sciolti, nell’aprile di quell’anno.
Fu il
primo album triplo in studio pubblicato da un artista solista ed in merito alle dimesioni Harrison ha dichiarato "I didn't
have many tunes on Beatles records, so doing an album like All Things Must Pass
was like going to the bathroom and letting it out” ("Non avevo molti brani
sui dischi dei Beatles, quindi fare un album come All Things Must Pass è stato
come andare in bagno e lasciarlo uscire”).
Per questo motivo personalmente
ritengo questo sia l’ultimo atto dei Beatles, il loro vero ultimo disco.
Infine anche il titolo
dell'album "Tutte le cose devono passare" inquadra perfettamente la
storia di Harrison e dei Beatles alla fine di quel 1970..
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I
musicisti.
Molti musicisti parteciparono alle sessioni di registrazione tra
cui Eric
Clapton e i membri del gruppo Delaney &
Bonnie's Friends ( tre dei quali avrebbero poi formato con Clapton i Derek and the Dominos durante le sessioni stesse ), Ringo Starr, Gary Wright, Billy
Preston, Klaus Voormann, Alan White, John Barham, i Badfinger e Pete Drake. L'album venne co-prodotto da Harrison insieme a Phil
Spector, il quale fece ampio uso della sua
tecnica di produzione detta "Wall of Sound".
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Elenco tracce |
A1 |
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I'd Have You Anytime |
A2 |
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My Sweet Lord |
A3 |
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Wah-Wah |
A4 |
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Isn't It A Pity (Version One) |
B1 |
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What Is Life |
B2 |
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If Not For You |
B3 |
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Behind That Locked Door |
B4 |
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Let It Down |
B5 |
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Run Of The Mill |
C1 |
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Beware Of Darkness |
C2 |
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Apple Scruffs |
C3 |
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Ballad Of Sir Frankie Crisp (Let
It Roll) |
C4 |
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Awaiting On You All |
C5 |
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All Things Must Pass |
D1 |
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I Dig Love |
D2 |
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Art Of Dying |
D3 |
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Isn't It A Pity (Version Two) |
D4 |
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Hear Me Lord |
E1 |
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Out Of The Blue |
E2 |
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It's Johnny's Birthday |
E3 |
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Plug Me In |
F1 |
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I Remember Jeep |
F2 |
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Thanks For The Pepperoni |
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Crediti |
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Arranged
By [Orchestral] – John Barham |
Backing
Vocals – George O'Hara-Smith Singers |
Bass – Carl Radle, Klaus Voormann |
Drums,
Percussion – Alan
White, Jim Gordon, Ringo Starr |
Guitar – Dave Mason, Eric Clapton, George Harrison |
Keyboards – Billy Preston, Bobby Whitlock, Gary Brooker, Gary Wright |
Rhythm
Guitar, Percussion – Badfinger |
Steel
Guitar [Pedal] – Pete Drake |
Tambourine – Mal
Evans |
Tenor
Saxophone – Bobby Keys |
Trumpet – Jim
Price |
Composed
By – George Harrison , except A1: Bob Dylan-Harrison, B2 : Bob
Dylan |
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La
copertina
La foto
di copertina, opera di Barry Feinstein mostra
Harrison
seduto su una sedia in un prato (certamente nel parco della sua residenza, il castello di Friar Park) circondato
da quattro nani da giardino; per molti rappresenta una dichiarazione di
indipendenza ed emancipazione dai Beatles.
Il poster
Il cofanetto conteneva
anche un poster che esprime benissimo tutta la carica mistica che ha permeato
la vita di Harrison
Curiosità
Mi ha sempre fatto
ridere il titolo dell’ultimo brano “Thanks For The Pepperoni”
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Proposte
di Ascolto (clic
pic) |
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①
My Sweet Lord + video epoca
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② My Sweet Lord + Photo Slideshow of the Concert for
Bangladesh |
③
Wah Wah
-
Concert for
Bangladesh
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④
Concert for George: Isn't It A Pity - Happy Birthday George!
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⑤ Peter Frampton Band - Isn't It A Pity
(video stupendo !!) |
⑥ All Things Must Pass - Full Album
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Autore : Giorgio Gotti, 11/11/2021
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