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GROBSCHNITT

BALLERMAN


Questa volta il Dr.Livingston(e) nelle sue esplorazioni delle teutoniche lande ha trovato un reperto davvero originale, a partire dal nome difficile da pronunciare, veramente ‘tetesco’!.

G1

Biografia dei Grobschnitt
Formata nel 1970, la band è esistita fino al 1989, poi si è riformata in diverse occasioni dal 2007; oggi è ancora attiva nel 2020 (con lo spettacolo "Grobschnitt Acoustic Party").
Fondata a Hagen (Germania) dopo che Joachim Ehrig, meglio conosciuto come Eroc, lasciò la band pop psichedelica degli anni '60 The Crew. Il suo nome si traduce in ‘taglio grosso’ (riferendosi al tabacco). E’ stata una delle band più popolari in Germania negli anni ’70, specialmente per le sue spettacolari esibizioni dal vivo fatte di follia improvvisativa in stile Zappa con performance teatrali, sketch comici, fuochi d'artificio e durata degli spettacoli che spesso superavano le tre ore.

Il gruppo pubblicò circa quindici album. I primi cinque album sono tutti dei classici del prog tedesco. Le voci sono per lo più in inglese, anche se alcuni album furono pubblicati con voci tedesche per il mercato interno e voci inglesi per l'esportazione.

Formatasi inizialmente come band di otto elementi, si ridusse poi a sei elementi i cui membri adottarono tutti degli pseudonimi, vale a dire Joachim Ehrig "Eroc" (batteria, percussioni, effetti elettronici), Stefan Danielak "Wildschwein" (voce solista, chitarra ritmica), Gerd-Otto Kühn "Lupo" (chitarra solista), Wolgang "Popo" Jäger (basso) e Volker "Mist" Kahrs (tastiere, Mellotron, sintetizzatori), Hermann Quetting "Quecksilber" (organo, pianoforte, spinetta, percussioni), Bernhard Uhlemann "Bär" (basso, flauto, percussioni), e Axel Harlos "Felix" (batteria, percussioni).

G2

Il sound

Il loro sound era caratterizzato da suite a volte lunghe che consentivano ambiziosi sviluppi compositivi, con temi, ritmi, cambiamenti di atmosfera e passaggi sinfonici interconnessi. Melodie ossessionanti, voci divertenti (di Eroc), meraviglioso lavoro di chitarra, grandi suoni di sintetizzatore, strani suoni di batteria/effetti e arrangiamenti sofisticati.

E’ difficile classificarli: Grobschnitt è un caso speciale, è non può essere ridotta a Krautrock, perché la sua musica non si adatta perfettamente a nessun sottogenere visto che contiene componenti sinfoniche, space rock e persino psichedeliche.

 

Ballerman (1974)

G3

Questo loro secondo lavoro è un doppio album, un concept che narra del viaggiodi Ballermann dal Sahara allo spazio. Il primo disco è rock progressivo sinfonico e l'altro con una lunga suite di space rock, la famosa "Solar Music",  uno dei momenti più importanti della storia del progrock tedesco.

Apre l’album "Hello my Dear Friends", una presentazione in un imbarazzante e voluto “inglese teutonico” che mette subito in evidenza l’aspetto dissacrante e canzonatorio della band, personalmente ritengo a scapito della grande qualità della loro musica.. Poi segue “Sahara” un brano ancora in stile comico/canzonatorio. Si sale già di tono con “Nickelodeon” pezzo progressivo più convenzionale e strutturato, arricchito da elementi space rock ed elettronici, che vengono fuori soprattutto nella lunga parte strumentale che in alcuni passaggi riorda gli Yes. I brani seguenti, “Drummer’s Dream”, “Mornig Song” sono morbidi e orecchiabili brani di pregevole gusto nello stile del classico progressive britannico che prosegue con  “Magic Train” con un'introduzione su pianoforte a coda e interazione armonica tra voce, chitarra e violino-Mellotron ed echi dei Genesis.

Ecco quindi il pezzo forte, “Solar Music Part One and Two” (più di 35 minuti): è un'avvincente miscela di rock, psichedelia, classica e blues ricca di entusiasmanti idee musicali. Come la parte finale della “Parte Uno” con un'atmosfera ipnotizzante con un lavoro di chitarra strabiliante e una batteria favolosa e la “Parte Due” con un forte crescendo, da spaziale a roboante, offrendo una chitarra infuocata, intrisa di wah-wah e un sontuoso organo Hammond, conclusa meravigliosamente con una parte sognante che contiene passaggi simili a quelli del clavicembalo e una chitarra elettrica davvero intrigante.

Tracce

A1 - Hello My Dear Friends (1:31)

A2 - Sahara (4:19)

A3 - Nickelodeon (9:14)

A4 - Drummer's Dream (6:12)

B1 - Morning Song (5:42)

B2 - Magic Train (13:20)

C - Solar-Music, Part 1 (17:28)

D - Solar-Music, Part 2 (15:58)

Crediti

Bass – Bernhard Uhlemann, Bär

Drums, Percussion, Electronics – Eroc, Joachim Ehrig

Keyboards – Mist (10), Volker Kahrs

Lead Guitar – Gerd-Otto Kühn, Lupo (9)

Lead Vocals, Guitar – Stefan Danielak, Wildschwein

Vocals – Eroc (tracce: A1), Joachim Ehrig (tracce: A1)








Proposte di Ascolto (clic the pic)

 

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  Solar Music Part I + Part 2 (& Full Album)



Autore: Giorgio Gotti, Gen.2025