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GROBSCHNITT |
BALLERMAN |
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Questa volta il
Dr.Livingston(e) nelle sue esplorazioni delle teutoniche lande ha trovato un
reperto davvero originale, a partire dal nome difficile da pronunciare,
veramente ‘tetesco’!. |
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Biografia dei
Grobschnitt
Il gruppo pubblicò
circa quindici album. I primi cinque album sono tutti dei classici del prog
tedesco. Le voci sono per lo più in inglese, anche se alcuni album furono
pubblicati con voci tedesche per il mercato interno e voci inglesi per
l'esportazione.
Formatasi inizialmente
come band di otto elementi, si ridusse poi a sei elementi i cui membri adottarono
tutti degli pseudonimi, vale a dire Joachim Ehrig "Eroc" (batteria,
percussioni, effetti elettronici), Stefan Danielak "Wildschwein"
(voce solista, chitarra ritmica), Gerd-Otto Kühn "Lupo" (chitarra
solista), Wolgang "Popo" Jäger (basso) e Volker "Mist"
Kahrs (tastiere, Mellotron, sintetizzatori), Hermann Quetting
"Quecksilber" (organo, pianoforte, spinetta, percussioni), Bernhard
Uhlemann "Bär" (basso, flauto, percussioni), e Axel Harlos
"Felix" (batteria, percussioni). |
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Il sound
Il loro sound era
caratterizzato da suite a volte lunghe che consentivano ambiziosi sviluppi
compositivi, con temi, ritmi, cambiamenti di atmosfera e passaggi sinfonici
interconnessi. Melodie ossessionanti, voci divertenti (di Eroc), meraviglioso
lavoro di chitarra, grandi suoni di sintetizzatore, strani suoni di
batteria/effetti e arrangiamenti sofisticati. E’ difficile classificarli: Grobschnitt è un caso speciale, è non può essere ridotta a Krautrock, perché la sua musica non si adatta perfettamente a nessun sottogenere visto che contiene componenti sinfoniche, space rock e persino psichedeliche. |
Ballerman (1974) |
Questo
loro secondo lavoro è un doppio album, un concept che narra del
viaggiodi Ballermann dal Sahara allo spazio. Il primo disco è rock
progressivo sinfonico e l'altro con una
lunga suite di space rock, la famosa "Solar Music", uno dei momenti più importanti della storia
del progrock tedesco.
Apre
l’album "Hello my Dear Friends", una
presentazione in un imbarazzante e voluto “inglese teutonico” che mette
subito in evidenza l’aspetto dissacrante e canzonatorio della
band, personalmente ritengo a scapito della grande qualità della loro
musica.. Poi segue “Sahara” un brano ancora in stile
comico/canzonatorio. Si sale già di tono con “Nickelodeon” pezzo
progressivo più
convenzionale e strutturato, arricchito da elementi space rock ed
elettronici,
che vengono fuori soprattutto nella lunga parte strumentale che in
alcuni
passaggi riorda gli Yes. I brani seguenti, “Drummer’s Dream”, “Mornig
Song” sono
morbidi e orecchiabili brani di pregevole gusto nello stile del
classico progressive britannico che prosegue con “Magic Train” con un'introduzione su pianoforte a coda e interazione
armonica tra voce, chitarra e violino-Mellotron ed echi dei Genesis.
Ecco quindi il pezzo
forte, “Solar Music Part One and Two” (più di 35 minuti): è un'avvincente
miscela di rock, psichedelia, classica e blues ricca di entusiasmanti idee
musicali. Come la parte finale della “Parte Uno” con un'atmosfera ipnotizzante
con un lavoro di chitarra strabiliante e una batteria favolosa e la “Parte Due”
con un forte crescendo, da spaziale a roboante, offrendo una chitarra
infuocata, intrisa di wah-wah e un sontuoso organo Hammond, conclusa
meravigliosamente con una parte sognante che contiene passaggi simili a quelli
del clavicembalo e una chitarra elettrica davvero intrigante. |
Tracce A1 - Hello My Dear Friends (1:31) A2 - Sahara (4:19) A3 - Nickelodeon (9:14) A4 - Drummer's Dream (6:12) B1 - Morning Song (5:42) B2 - Magic Train (13:20) C - Solar-Music, Part 1 (17:28) D - Solar-Music, Part 2 (15:58) Crediti Bass – Bernhard Uhlemann, Bär Drums, Percussion, Electronics – Eroc, Joachim Ehrig Keyboards – Mist (10), Volker Kahrs Lead Guitar – Gerd-Otto Kühn, Lupo (9) Lead Vocals, Guitar – Stefan Danielak, Wildschwein Vocals – Eroc (tracce: A1), Joachim Ehrig (tracce: A1) |
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Proposte di Ascolto (clic the pic) |
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Solar Music Part I + Part 2 (& Full Album) |
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Autore: Giorgio Gotti, Gen.2025 |
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