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GIORGIO GABER
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Ciascuno di noi possiede il suo concetto di
libertà, ognuno la può declinare a suo modo e secondo i propri valori
individuali. Pur in questa assoluta soggettività, credo che, negli ultimi
decenni, noi cittadini delle società occidentali ne abbiamo potuto assaporare i
lati migliori. Certo, alcuni dei nostri lettori non saranno d'accordo,
legittimamente, appunto perché si tratta di un concetto del tutto personale. Ma
su una cosa probabilmente saremo tutti concordi:
la libertà non è un bene così scontato ed è meglio tenerci stretto quel
poco. Ce ne siamo ben accorti in questi ultimi due anni, con le misure adottate
per arginare la pandemia, e soprattutto ce ne stiamo accorgendo in queste settimane
perché le tragiche vicende della guerra sono, per loro natura, in antitesi con
il concetto stesso di libertà. Ma noi redattori di ROCK GENERATION siamo degli umili
cronisti e intendiamo parlare solo con le parole della musica e delle canzoni
che amiamo. E' naturale che il tema 'Libertà' abbia ispirato la
creatività umana di tutte le epoche: sono tanti i risvolti che un argomento
così importante ha avuto da sempre nell'espressione artistica; l'ambito
pop/rock non è sicuramente da meno e esistono tante canzoni famose che negli
ultimi decenni hanno portato alla ribalta una riflessione sul significato e
sull'importanza della libertà. Citiamo alcune fra le più famose, che ne parlano in
modo esplicito, tanto per fare qualche esempio: 'Chimes of Freedom' ('Campane
di Libertà') di Bob Dylan, potente e visionaria composizione del 1964, ripresa
l'anno dopo dai Byrds; 'Freedom' di Richie Havens, inno corale di Woodstock,
frutto di una lunga improvvisazione sul palco di un cantante fino a quel
momento semi-sconosciuto, poi diventata una delle canzoni più iconiche del
celebre raduno del 1969; 'Redemption Song', immortale inno alla libertà e
testamento spirituale di Bob Marley del 1980; 'Rockin in a Free World', di Neil
Young (1989), accorato canto per un mondo libero del leggendario rocker. |
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Ma, per restare in Italia, vorrei rifarmi ad un grande autore che ha fatto
dell'impegno sociale la sua cifra stilistica e che ha affrontato il tema con
l'originalità e la passione che lo hanno sempre contraddistinto. Parlo di
Giorgio Gaber, pseudonimo di Giorgio Gaberščik (1939-2003), uno dei più
importanti artisti dello spettacolo e della musica italiana del secondo
dopoguerra. Dopo gli esordi negli anni 50 come interprete e chitarrista di
canzoni ispirate al rock'n'roll, la sua carriera prosegue negli anni 60 con una
serie di successi nell'ambito della musica leggera, diventando uno dei cantanti
più popolari dell'epoca. Il 1970 è l'anno della svolta: Gaber rinuncia all'enorme
successo televisivo e porta “la canzone a teatro" (creando il
genere che prenderà il nome di 'teatro canzone') insieme al suo co-autore Sandro Luporini, pittore di
Viareggio. Per questo crea il «Signor G», un personaggio che non recita più un
ruolo: recita sé stesso. Quindi “una persona piena di contraddizioni e di
dolori”, un signore come tutti: «il signor G è un signor Gaber, che sono
io, è Luporini, noi, insomma, che tentiamo una specie di spersonalizzazione per
identificarci in tanta gente». Oltre a inventare un nuovo personaggio, crea
un nuovo genere, lo spettacolo a tema con canzoni che lo sviluppano,
inframmezzate da monologhi e racconti. Con la sua
nuova casa discografica, la 'Carosello', Gaber
pubblica sia le registrazioni dal vivo degli spettacoli teatrali sia gli album
registrati in studio. Per maggiori informazioni, vi rimando alla voce di Wikipedia, da
cui ho estratto queste poche note biografiche:
https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Gaber |
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'La Libertà' è una canzone scritta
a quattro mani nel 1972 dallo stesso Gaber e da Sandro Luporini: è stata
dapprima pubblicata nell'album 'Dialogo
tra un impegnato e un non so' dello stesso anno, e poi registrata dal vivo in uno dei
capolavori del teatro canzone, 'Far
finta di esser sani', del 1973. Ecco il testo di questa sua appassionata riflessione |
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Vorrei essere libero, libero
come un uomo. La libertà non è star sopra
un albero Vorrei essere libero, libero
come un uomo. La libertà non è star sopra
un albero Vorrei essere libero, libero
come un uomo. La libertà non è star sopra
un albero |
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Autore : Stefano Sorrentino, 06/04/2022 | |||||