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DEEP FOREST

Musiche dal Mondo


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Deep Forest è un duo nato nel 1992 e composto dai musicisti francesi Éric Mouquet e Michel Sanchez. La loro attività si colloca prevalentemente nei primi anni 90 e vengono ricordati in particolare per i loro album 'Deep Forest' del 1992 e 'Boheme' del 1995.
Il loro progetto può essere classificato sotto diverse etichette: 'world music', genere che prevede la contaminazione fra musica pop-rock e musica etnica e che è stato portato alla ribalta internazionale da artisti famosissimi come Peter Gabriel, Brian Eno, David Byrne;
'etno-elettronica', sottogenere della musica elettronica che combina melodie, strumenti ed elementi propri della musica etnica o della 'world music' a ritmi e stili propri della musica elettronica (tra i precursori del genere si può considerare Jon Hassell già attivo dagli anni settanta); 'new age', genere imperante a livello mondiale nei primi anni 90, che si caratterizza per le atmosfere meditative, a volte accompagnate da suoni naturali in sottofondo o da sonorità cosmiche o orchestrali. deepforest_2.jpgFra gli esponenti del genere, il più famoso è l'immenso Vangelis, autore di grandi colonne sonore, e purtroppo recentemente scomparso.
Ma, al di là delle etichette, la caratteristica prevalente dei Deep Forest consiste nell'utilizzo molto spinto dei campionamenti, tecnica all'epoca quasi pioneristica che oggi viene considerata di ordinaria amministrazione, dato che tutti, o quasi, i brani di musica pop degli ultimi decenni contengono al loro interno almeno un campione (può essere un effetto, una voce, un loop strumentale o ritmico). I pezzi del duo francese erano realizzati a partire da brani di musica tradizionale di diverse parti del mondo che venivano campionati, armonizzati e arrangiati con sintetizzatori e batterie elettroniche. Nello stesso pezzo si possono anche ritrovare inserti di origine eterogenea, come, ad esempio, in 'Marta's Song' dell'album 'Boheme', che include estratti da musica della Transilvania insieme alla musica degli aborigeni di Taiwan.
Il risultato di queste contaminazioni è molto originale, oltre che geniale: una sofisticata dance music elettronica che inframmezza canzoni folk e canti tribali con ritmi e tappeti sonori in un mix unico e coinvolgente.
Le fonti sono documentate in chiaro nelle note di copertina degli album, che riportano il dettaglio dei dischi (alcuni pubblicati, altri inediti o comunque non distribuiti) da cui sono stati estratti i campioni.
 

deepforest_3.jpgL'album di esordio 'Deep Forest' del 1992 si concentra su fonti tradizionali provenienti dal continente africano (molte delle quali raccolte sul campo dall'UNESCO in Ghana, Camerun, Ciad e altre zone); da queste vengono estratti frammenti trasformati in campioni ed immersi nelle atmosfere create dagli arrangiamenti di sintetizzatori e drum machines, in un'alternanza di momenti prettamente melodici e momenti di grande consistenza ritmica.
L'album ebbe un buon successo commerciale, in particolare il singolo  'Sweet Lullaby' riproposto anche in versione rimixata. Questo brano, che unisce una linea melodica originaria del Camerun, cantata da una voce solista accompagnata da un coro, ad una ritmica tribale, è ben rappresentativo del progetto che i Deep Forest intendevano portare avanti, senza dimenticarsi di illustri predecessori come Paul Simon nell'album 'Graceland'.
 

Dopo la parentesi di 'World Mix' del 1994, contenente versioni rimixate delle tracce del primo album, nel 1995 i Deep Forest producono 'Boheme', che, come suggerisce il titolo è ispirato principalmente alle musiche tradizionali dell'Europa orientale, dalla Boemia all'Ungheria, Romania, Bulgaria, Russia, con specifici frequenti riferimenti alle tradizioni tzigane e Rom; ma si va anche oltre ai confini dell'Europa, con la musica di alcune tribù native americane, alcuni canti tradizionali della Mongolia e degli aborigeni di Taiwan.
E' il loro capolavoro, oltre ad essere stato il loro maggior successo commerciale, vincitore nel 1996 del 'Grammy Award' per il miglior album di World Music e venduto in oltre 4 milioni di copie. Nel disco è ospite, in due brani, la cantante folk ungherese Marta Sebestyen, personaggio il cui impegno nella cultura è riconosciuto a livello internazionale, tanto da aver ricevuto nel 2005 dal presidente Ciampi il titolo di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e il 1º giugno 2010 il premio "Artist for Peace" dell'UNESCO.
deepforest_4.jpgQuesto album spinge all'estremo il progetto di campionamento di materiale musicale tradizionale, utilizzando non più semplici campioni frammentari ma interi brani che vengono ripresi nella loro linea melodica originale e riarrangiati con gli strumenti elettronici suonati da Éric Mouquet e Michel Sanchez. Una particolarità: nelle note di copertina non è presente l'elenco degli strumenti né i musicisti che li suonano, sottolineando così la dimensione di progetto collettivo. Per tre brani non viene riportato alcun dettaglio, il che ci fa presumere che si tratti di brani originali scritti dal duo. Per gli altri brani sono invece specificate, in estremo dettaglio e con estrema trasparenza, le fonti da cui sono stati estratti i brani utilizzati. Difficile capire dove finisca il brano originale e dove inizi l'arrangiamento e/o l'adattamento: ciò sarebbe possibile solo avendo a disposizione le fonti citate, cosa praticamente impossibile, se non tramite una ricerca estenuante attraverso siti specializzati.
Ma non è determinante ai fini della fruizione: occorre semplicemente lasciarsi andare e godere di queste sofisticate e trascinanti atmosfere, che, nonostante alcuni evidenti riferimenti, si collocano in un genere del tutto originale.

Le due tracce più belle e più gettonate dell'album sono due piccoli capolavori: 'Marta's Song' e 'Boheme', che ha dato il titolo al disco.
'Marta's Song' si evidenzia per una linea melodica ispirata ad una canzone tradizionale ungherese della Transilvania e sviluppata da due voci femminili che si contrappongono combinandosi ai canti tribali degli aborigeni di Taiwan. Un assolo di violino tzigano completa il panorama acustico creando un'atmosfera di grande impatto anche emotivo. Questo brano è interpretato da Marta Sebestyen.
'Boheme' si caratterizza per una melodia ricorrente contrappuntata da voci eterogenee provenienti dalla tradizione ROM. La tonalità e il timbro delle voci sono davvero particolari  e molto lontani dagli standard canonici della musica occidentale e creano per questo motivo un contrasto disorientante ma coinvolgente con la base melodica e armonica.

Quello che impressiona di questi due brani ma in generale di tutto l'album 'Boheme'  è l'abilità (oltre che la capacità tecnologica) che hanno avuto i Deep Forest nel trasformare un materiale spesso grezzo in brani di potenza sonora e ritmica sorprendente, lasciandone però inalterato lo spirito e l'ispirazione originale.

 
Proposte di Ascolto (clicca sull'immagine per visualizzare)
dv-1.jpg Sweet Lullaby
 
 

dv-2.jpgMarta's Song

 
 

dv-3.jpgBohème

 

Autore : Stefano Sorrentino, 12/12/2022