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CRESSIDA


 
Premessa

Frutto delle instancabili esplorazioni del Dr.Livingstone mi è stata segnalata una nuova “tribù” dei territori poco battuti del prog inglese. Come sempre gruppi dalla vita brevissima con all’attivo album venduti in poche copie. Misconosciuti ai loro tempi, riscoperti ed osannati oggi. Perfettamente in linea quindi con l’ambito musicale trattato nei precedenti articoli di questa ‘mini serie’.

Note biografiche

sh2.jpgNome.

Nome strano. Cressida si ispira alla tragedia shakespeariana Troilo e Cressida, che è ambientata durante la guerra di Troia. Ha più piani narrativi ed in uno di essi il principe Troiano Troilo fa l'amore con Cressida e le giura eterno amore poco prima che sia consegnata ai Greci in cambio di un prigioniero di guerra. Ma quando và a cercarla nell'accampamento greco la sorprende in intimità con Diomede e la abbandona considerandola una prostituta.

Storia

La band nasce nel 1968, esordisce per l’etichetta Vertigo nel 1970 con l’album ‘Cressida’ (settima referenza nel catalogo della casa discografica). Nel 1971 pubblica il secondo album ‘Asylum’.

Delusi dallo scarso interesse suscitato dal disco con pochissime vendite ed alla scadenza del contratto con la Vertigo chiudono la loro esperienza musicale.

Il batterista Clark suonerà poi negli Uriah Heep e il chitarrista Culley nei Black Widow.

Sono stati riscoperti nei primi anni 2000 ed oggetto di numerose ristampe su CD.


Brevi note critiche.

I lori dischi, oggi considerati tra i migliori esempi del primo progressive inglese, (definito anche proto-prog), sono due ottimi lavori, forse non dei capolavori ma sicuramente degni testimoni di quegli anni. Come tratto distintivo ed originale segnalo la particolare voce del cantante Angus Cullen malinconica e garbata.
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Discografia

- 1968 - Lights in My Mind (singolo promozionale, con Depression e Sad Eyed Fairy)

1970 - Cressida

1971 - Asylum

1969 - Trapped In Time - The Lost Tapes (ristampa 2012)

1969-71 - The Vertigo Years Anthology (ristampa 2012)

 
CRESSIDA
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Album di ballate morbide e malinconiche in cui è facile ritrovare l’ispirazione al rock sinfonico di derivazione Moody Blues. Un ascolto piacevole da assaporare un pò alla volta.

 

Tracce

To Play Your Little Game

Winter Is Coming Again

Time For Bed

Cressida

Home And Where I Long To Be

Depression

One Of A Group

Lights In My Mind

The Only Earthman In Town

Spring '69

Down Down

Tomorrow Is A Whole New Day

Crediti

Angus Cullen (vocals)

John Heyworth (guitar)

Peter Jennings (harpsicord, organ, piano)

Kevin McCarthy (bass)

Iain Clark (drums)


ASYLUM
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Ci sono tutti gli elementi del periodo (non a caso l’anno è il 1971) compresa la splendida copertina metafisica realizzata da Marcus Keef.
John Culley sostituisce John Heyworth alla chitarra e al flauto c’è Harold McNair. Rispetto al precedente album in Asylum troviamo sempre morbidi passaggi melodici ma con arrangiamenti più complessi, brani più estesi e un maggior uso della chitarra. Ne risulta un album veramente elegante caratterizzato da un'atmosfera sognante e malinconica, un rock sinfonico e romantico, molto godibile perché mai prolisso e scevro da barocchismi esasperati. Mi sento di dire che se il primo album ricordava i Moody Blues questo ha riminescenze dei Caravan. Da ascoltare.

 

Tracce

Munich

Goodbye Post Office Tower Goodbye

Survivor

Reprieved

Lisa

Summer Weekend Of A Lifetime

Let Them Come When They Will

Crediti

Angus Cullen (vocals)

John Culley (lead guitar)

John & Angus (acoustic guitar)

Peter Jennings (organ, piano)

Kevin McCarthy (bass)

Iain Clark (drums)

Harold McNair (flute)

Paul Layton (acoustic guitar)

 
Per Approfondire
>>>> sito ufficiale Cressida group

Proposte di Ascolto
 

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  Cressida (1970) full Album

 

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  Asylum (1971) full Album

 

Autore : Giorgio Gotti, 18/06/2022  - Archivio Discografico: Giovanni Grassi