John Gladwin e Terry Wincott suonavano
in una band chiamata Methuselah.che proponeva un rock tradizionale in stile
americano. Ritenendo che durante i loro concerti il pubblico “iniziava
ad essere ubriacato dal volume” Gladwin e Wincott inserivano dei duetti acustici
riscuotendo grande
successo.
Quindi nel 1969 lasciarono
i Methuselah e cominciarono a lavorare su loro materiale acustico che derivava
dalla musica folk in linea con molti altri gruppi di quel tempo e pare fosse
anche influenzato dai loro ricordi d’infanzia legati alla serie TV Robin
Hood, con la sua colonna sonora in stile medievale di Elton
Hayes.
John Gladwin ricorda come nacque il nome Amazing
Blondel: “Il nome Blondel deriva da una esclamazione di Eugene McCoy (che era uno chef) durante un concerto a
Middlesboruogh il quale udendoci disse - Oh yes, very Blondel. L’Amazing venne
facile dalla quantità di strumenti misteriosi che suonavamo all’epoca”.
Blondel de
Nesle fu un menestrello, poeta e musicista vissuto in Francia attorno al XIII secolo
alla corte di Riccardo I d'Inghilterra.
Secondo la leggenda, quando il re fu fatto prigioniero, Blondel viaggiò per
tutta l'Europa centrale, cantando a ogni castello per localizzare il re e
aiutarlo a fuggire.
Il loro primo album, The Amazing Blondel, fu registrato nel
1969 per l'etichetta Bell
Records, ma non ebbe gran successo. Era un disco di soft rock acustico che includeva una canzone in stile
medievale che indicava la direzione dei loro lavori successivi. Nell’aprile
del 1970 al gruppo si aggiunse il chitarrista, Eddie Baird, vecchio amico e
partner.
Furono presentati da alcuni membri dei Free a Chris
Blackwell della Island che li mise subito sotto contratto e verso la
fine del 1970 li scelse quale `guest´ star nella tournée europea dei Free. Fu
un grande ed inaspettato successo che li portò ad esibirsi in seguito con altri
importanti gruppi legati alla Island, come Cat Stevens, Traffic, Procol Harum e
Genesis.
Fu un
prolifico trienno durante il quale registrarono per la Islands tre album:
Evensong (1970), Fantasia Lindum (1971) e England (1972). La loro musica era
chiaramente ispirata ai compositori elisabettiani come Byrd e, come disse John Gladwin “Quando gli Amazing Blondel iniziarono
la loro avventura volevano suonare
musica inglese, non americana, qualcosa che derivasse direttamente dalle
origini colte della cultura nazionale più che dalla tradizione folk. Noi
volevamo proporre il “romanticismo del trovatore andando in giro a suonare il
suo liuto…”.
Rispecchiano perfettamente questa intenzione i due capolavori Evensong e Fantasia Lindum.
Nel 1973, il
gruppo fu impegnato in un lungo ed importante tour in USA come guest-star
supporter dei Genesis. Ma quando la notorietà internazionale sembrava essere
stata raggiunta, e nonostante la Island avesse già organizzato loro un tour in Europa
come supporter dei Traffic, John Gladwin stanco e stressato, lasciò inaspettatamente
la band.
Wincott e
Baird dichiararono pubblicamente che l’abbandono di Gladwin, cantante e
compositore di quasi tutte le musiche del gruppo avrebbe segnato la fine della band.
Ma Island voleva un disco e molti musicisti si mobilitarono: Adrian Hopper
diresse l’orchestrazione, Steve Winwood suonò il basso, Simon Kirke la batteria
e Paul Rodgers (allora voce dei Bad Company) cantò le liriche.
Il gruppo accorciò il nome in Blondel e produsse The Purple Album, ovviamente
molto differente dai precedenti. Nel 1974, con l’aiuto di Paul Kossof (Free)
alla chitarra, venne realizzato l’album Mulgrave Street, con la partecipazione,
fra gli altri, di Simon Kirke alla batteria e Boz Burrel al basso, (entrambi
provenienti dai Bad Company). In questo disco si trovano due “chicce”: Hole In
The Head di Paul Kossof e l’inedito di John Gladwin You’ve Taken Hold Me.
Negli anni successivi continuarono a lavorare come duo ma senza più utilizzare
il nome del gruppo realizzando tre dischi
Inspiration 1975, Bad Dreams 1976 e Live in Tokio 1977 con il supporto
di Dave Pegg e Dave Mattacks (Fairport Convention e/o Jethro Tull).
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Il gruppo originale si riformò nel marzo 1997 produsse un nuovo
album, Restoration. La sua musica trae ispirazione dal periodo della restaurazione
inglese, anziché dal periodo elisabettiano, ma il suono è quello degli autentici
Amazing Blondel. Fu promosso da un tour in Italia, in luoghi definiti dalla
stampa inglese “sconosciuti”.
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- Gli strumenti
- Gli Amazing Blondel furono noti per il gran
numero di strumenti utilizzati (pare che per alcune esibizioni superassero i
40), ma fondamentali per il loro sound erano il liuto e i flauti. Poiché nelle
esibizioni live il liuto risultava difficile da usare, in termini di
amplificazione e accordatura, nel 1971 commissionarono la costruzione di due
chitarre a sette corde, che potevano essere suonate con l'accordatura dei
liuti. Il disegno e la costruzione di questi strumenti furono realizzati da
David Rubio che fabbricava chitarre classiche, liuti e altri strumenti per
musicisti classici. Lo strumento di Gladwin fu progettato per avere un suono
leggermente più basso, per essere usato come strumento di accompagnamento,
mentre quello di Baird fu realizzato ponendo maggior enfasi sui suoni alti,
come strumento predominante. Le chitarre furono provviste di microfoni
interni per semplificarne l'amplificazione. (fonte: wikipedia)
- John David Gladwin : voce, chitarra a
dodici corde, liuto, contrabbasso, tiorba, cetra, tamburello, campane tubolari
- Terence Alan Wincott: voce, chitarra
acustica, armonium, flauto, ocarina, congas, cromorno, organo, tamburello,
clavicembalo, pianoforte, mellotron, bongos, percussioni varie
- Eddie Baird: voce, chitarra a
dodici corde, liuto, glockenspiel, cittern, dulcimer, percussioni varie
- Nota - In Fantasia Lindum,
nel brano Siege of Yaddlethorpe suona la batteria Jim Capaldi
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