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AFFINITY & LINDA HOYLE |
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Premessa Dalla sua ultima
spedizione nelle sconosciute lande del Prog il Dr.Livingston(e) è tornato con
un ricchissimo bottino. Affinity, Arcadium, Khan, Delivery ed Egg. Troppa
grazia Sant Antonio! Alcune forti turbolenze
da allerta rossa si sono abbattute sul sito e mi hanno distratto non
consentendomi di espletare il mio umile ruolo di narratore delle scoperte del
grande esploratore. Tornato finalmente il sereno eccomi al lavoro, partendo
dagli Affinity. Ma questa volta nella narrazione mi sono preso la licenza di aggiungerci del mio, la scoperta di un’altra piccola gemma, non del prog, ma ugualmente interessante. Ma ne parleremo di seguito. |
AFFINITY |
Biografia Gli
Affinity sono stati un gruppo jazz-rock inglese, attivo dalla metà del 1968 al gennaio
1972. La loro orgine risale al 1965 quando tre studenti di Scienze dell’Università
del Sussex a Brighton in Inghilterra formarono lo US Jazz Trio composto
da Lynton Naiff (tasitere) Grant Serpell (batteria) e Nick Nicholas
(contrabbasso). L’anno successivo Serpell fu sostituito da Mo Foster. Dopo
l'università Naiff e Serpell, insieme a membri di altre band universitarie,
formarono il gruppo pop Ice che,
nonostante un discreto successo commerciale, si sciolse dopo un anno.
Continuarono
l’attività cercando un cantante e la scelta cadde su Linda Hoyle che era un’insegnate di inglese. Nell’estate
del 1968 avviarono la nuova band scegliendo come nome “Affinity” che derivava
dal nome dell omonimo LP del 1961 del pianista jazz Oscar Peterson. Il
loro primo spettacolo londinese fu al Revolution Club di Bruton Place a Mayfair
nel West End il 5 ottobre 1968. Seguirono molti concerti e la pubblicazione di un
album dal titolo omonimo per l' etichetta Vertigo nel 1970. La critica li accolse con recensioni entusiastiche,
ma come al solito, arriva il successo ed il giocattolo si rompe. Mentre Naiff
e Foster stavano componendo un secondo album, Linda Hoyle lasciò
improvvisamente, dichiarandosi disgustata dallo show business. Nonostante l’annuncio nel giugno 1971 della ricostruzione con i membri originali Jopp, Foster e Serpell più le nuove reclute Vivienne McAuliffe alla voce e l'ex organista dei Geno Washington Dave Watts (Naiff si era nito ai Toe Fat e poi passò nei Killing Floor) tutto finì nel nulla. Storie viste molte altre volte, come il fatto che i gruppi vengono riscoperti dopo 50 anni producendo valanghe di CD von vecchie (ed inutili) registrazioni. Mah |
Discografia |
AFFINITY (1970) |
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Elenco tracce |
A1 - I Am And So Are You Arranged By [Brass] John Paul Jones Written-By Alan Hull A2 - Night Flight Written-By Linda Hoile, Mike Jopp A3 - I Wonder If I Care As Much Arranged By [Strings] John Paul Jones Written-By D. & P. Everley (Everly Brohters) A4 - Mr. Joy Written-By Annette Peacock B1 - Three Sisters Arranged By [Brass] Chris Hughes Written-By Linda Hoile, Lynton Naiff B2 - Coconut Grove Written-By John Sobastva, Yanovsky (Lovin Sopoonful) B3 - All Along The Watchtower Written-By Bob Dylan |
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Crediti |
Linda Hoyle – Vocals Mike Jopp - Electric Guitar, Acoustic Guitar, Twelve-String Guitar [ Lynton Naiff - Organ, Piano, Electric Piano, Harpsichord, Vibraphone Mo Foster - Electric Bass, Double Bass Grant Serpell - Drums, Percussion
Una nota
per la copertina con l’inconfondibile stile di Marcus Keef, nel periodo
autore di molte copertine Verttigo. |
Recensione Personalmente non lo considero un album propriamente prog. La loro
musica è una miscela di un blues-rock con influenze jazz, pop e folk, con un suono
ricco di ottoni e l'organo Hammond onnipresente. Mi ricordano BrIan Auger &
Julie Driscoll, ma per i suoi tempi è giusto definirlo prog. Della track list solo due sono i brani composti dalla band. Tra le cover spicca la fantastica rilettura della Dylaniana All Along The Watchtower, lungo brano (11’40”) dove le notevoli capacità strumentali dei musicisti emergono chiaramente, specialmente la splendida voce di Linda Hoyle ed il virtuosismo di Lynton Naiff. |
Proposte di Ascolto |
Affinity [full Album] |
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All Along The Watchtower |
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Autore : Giorgio Gotti, 11/12/2022 - Archivio Discografico: Giovanni Grassi |
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