PITTURA

FRANTIŠEK KUPKA

Autour d'un point

Aprile 1979. Mi ero appena sposato e con mia moglie, rifuggendo con terrore le consuetudini tipo l’interminabile pranzo al ristorante, il viaggio di nozze organizzato, ecc. eravamo rimasti a casa. Un giorno lessi sul giornale che a Parigi c’era una grande retrospettiva di Renè Magritte. Detto fatto, la sera stessa partimmo in treno (fermava a Parma). Un viaggio con qualche episodio avventuroso che i miei amici conoscono bene ma che non è la sede per raccontarlo. Alberghetto a Pigalle tramite Ufficio Turistico, et voilà. Il giorno dopo visita della mostra dell’incommensurabile maestro del Surrealismo al “Centre Pompidou”.

I Francesi sono abbastanza stronzi, Parigi dal punto di vista monumentale non vale una cicca rispetto a decine di città italiane ma l’atmosfera di Parigi è irraggiungibile.

Dopo Magritte, visto dove ci trovavamo, proseguimmo la visita delle altre opere del museo. Gironzolavamo di salone in salone e non conoscendo molti dei quadri esposti stavo vicino ad essi per leggere titolo ed autore (non si dovrebbe fare!) Ricordo perfettamente il momento, l’attimo in cui sono stato folgorato. Mi giro per cercare mia moglie e dall’altra parte della stanza un quadro mi cattura, tutto ciò che ho intorno svanisce, mi manca il fiato e la mente vacilla. Lentamente riesco ad avvicinarmi e leggere la targhetta.
Titolo: Autour d'un point, Autore František Kupka

Così, casualmente, senza cercarla, ho conosciuto la pittura di Kupka. Apro una parentesi. Conoscevo già il pittore avendone letto sui libri d’arte . Ma come spesso accade nei libri d’arte le immagini erano per la maggior parte in bianco e nero !! C’è solo un modo di “conoscere” un pittore: vedere direttamente le sue opere.
Tornando all’artista, è considerato tra i pionieri dell’arte astratta in Europa assieme a Vassily Kandinsky e Piet Mondrian. Al Salon d’Automne del 1912 espose quello che è considerato il primo quadro astratto della storia. Per questo io lo ritengo “il padre” dell’astrattismo anche perché rispetto a Kandinsky ebbe molta meno notorietà.

Dopo circa vent’anni finalmente riuscii ad entrare in possesso di questo straordinario dipinto che collocai con orgoglio al centro della mia stanza d’ufficio. Un poster magnifico che conservo tutt'ora !

Non mi addentrerò nè nella biografia dell’artista né, soprattutto, in dissertazioni da esperto di storia dell’arte. L’importante è provare a comunicare l’emozione, a sollecitare la curiosità.

Autore : Giorgio Gotti, 18/05/2022