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ENCICLOPEDIE ROCK
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Le prime degli anni '70
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Primi
anni ’70. Il fenomeno
della musica ‘rock’ è definitivamente esploso ed i media non tardano ad
accorgersene. Fino ad allora da noi, per i giovani appassionati di
questa
musica, erano poche le fonti di ‘approvvigionamento’. La televisione
non andava
oltre Sanremo (sciagura nazionale che prosegue imperterrita). Per
fortuna c’erano
alcune trasmissioni in radio (quelle nazionali, le radio libere erano
da venire) tra cui “Per Voi Giovani” e “Supersonic”. Il principale
organo d’informazione,
per nuovi dischi e concerti, era la rivista ‘Ciao 2001’. Apro una
parentesi; ma perché
un nome così stupido ?. Bah, ci sarà un perché ma stento a capirlo. Ma per chi era ormai diventato
un appassionato del rock mancava qualcosa. E’ importante sottolineare il
periodo, i primi anni ’70, il periodo d’oro del rock. Era successo,
musicalmente parlando, di tutto e di più. Ma noi mica vivevamo in Inghilterra o
in California. Vivevamo nella patria del bel canto in cui quella musica era un
fenomeno d’importazione. Conoscevamo i grandi gruppi,
dagli Zeppelin ai Pink Floyd. Ma nulla sapevamo delle centinaia di altri
artisti che producevano rare ed isolate gemme. Mancava dunque qualcosa,
un’ elenco di questi artisti che permettesse al cultore di un determinato
genere musicale di esplorare quei fantastici ed anelati territori. Arrivarono quindi come manna
dal cielo i libri oggetto di questo articolo. Libri letti e riletti,
consunti a furia di sfogliarli, pieni di annotazioni e sottolineature,
utilissimi strumenti per scoprire nuovi artisti, nuovi tipi di musica. Con
qualche delusione a volte, ma più spesso gratificanti sorprese. |
Il primo fu “ENCICLOPEDIA POP di Mario Radice” |
Libricino
iconico già
dalla copertina rosa, lungo e stretto, scritto a caratteri piccolissimi e senza
illustrazioni. Non aveva il tono ‘enciclopedico’ era divertente da
leggere e provocatorio. Era più una recensione personale, di parte, che proponeva
giudizi spesso non condivisibili. Tra tutte cito l’inizio delle dieci righe
dedicate ai Genesis: “Sarebbe meglio non parlare di questo gruppo…’. A parte ciò è stato una bibbia, apocrifa e faziosa se
volete, ma che ha coraggiosamente cercato di narrare dieci
anni di musica nuova tra nomi leggendari e semisconosciuti, quando le
discografie erano rare e spesso introvabili. Di
seguito allego la prefazione |
Prefazione
Musicale "Questa
è la prima rock-enciclopedia che si pubblica in Italia, fatta tutta da
italiani. Non ha ambizioni di completezza perché sarebbe inutile. Crediamo però
che questa prima opera, concepita in questo senso, risulterà utile alla maggior
parte degli appassionati del rock, a tutti coloro che non avendo a disposizione
un'adeguata guida per ciò che riguarda il reperimento discografico su certi
nomi, potranno finalmente avere fra le mani un volume serio e competente, anche
se sotto forma di compendio, di facile consultazione. Il
criterio seguito per questo lavoro è quello classico che si usa generalmente
per la stesura dei dizionari e delle enciclopedie. Si era anche pensato ad
altre forme di ordine, come quelle di mettere gli artisti in ordine
cronologico, anagrafico, geografico, dividerli per generi musicali, per case
discografiche di appartenenza o altro ancora; alla fine ha vinto quello più
semplice, più organico, che ai fini della consultazione non prevede la
conoscenza da parte del lettore della nazione di origine del musicista, la sua
appartenenza a qualche genere o filone ben preciso o le sue caratteristiche, ma
solo la logica conseguenza alfabetica. Con
questa scelta abbiamo anche chiarito meglio le intenzioni della
rock-enciclopedia: un'opera "aperta", non chiusa alla febbrile e
malata consultazione dell'espertissimo. E' però vero anche il contrario. Con i
"lumi" che abbiamo nella nostra critica ufficiale, c'è da stare
sicuri che parte delle segnalazioni e delle voci presenti nel libro finiranno
regolarmente pubblicati in un'infinità di giornali. Ma tant'è. Questo tipo di
lavoro, così certosino, poco entusismante e, diciamolo pure, notevolmente
ingrato, costituisce la tipica fatica da mettere "a disposizione":
sarà una maniera come un'altra per farsi succhiare materiale e senza neanche
poter protestare. Parlare
poi del tentativo coraggioso, temerario, improbo di questo libro,
significherebbe solo accennare i problemi che si sono affrontati nel corso
della stesura. Si è trattato di scrivere letteralmente proprio quello che tutti
volevano veder stampato ma che nessuno si azzardava a scrivere; dove
"scrivere", per tutti coloro che hanno messo mano al lavoro, voleva
dire mettere in pratica una passione (o un lavoro o un gioco) più che
decennale, una maniera per concretizzare quei quattro o cinque autotreni di long
playing digeriti in questi anni. Naturalmente
non mancheranno le critiche, gli attacchi, gli insulti. Ci mancherebbe altro.
Siamo qui per questo. Solo che questa volta i lettori verranno direttamente
coinvolti nella faccenda. Le loro critiche, i loro pareri e tutte le idee
verranno esaminate e prese in considerazione per la seconda edizione di
quest'opera. Questo vale soprattutto per le discografie (da noi accennate o
soltanto segnalate), sicuramente presenti nella prossima edizione. La cosa vale
in particolar modo per il periodo trascorso dal momento della stesura al
momento dell'uscita del libro, periodo che logicamente ha visto nascere nuovi
gruppi, nuovi dischi, giovani musicisti e tentativi recenti, per forza di cose
non segnalati nel presente volume ma certamente presi in esame per il
futuro". Dario
Salvatori |
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Riferimenti Mauro Radice - ENCICLOPEDIA POP Copertina di Doriano Benaglia (da un
poster di Mizio Turchet, 1971, non accreditato) |
Il secondo fu “ENCICLOPEDIA DEL ROCK” Libro
uscito in Inghilterra nel 1976 e proposto in italia nel 1977 a significare che
ormai l’industria dei media si è accorta del fenomeno. Editore importante, bel
libro in carta patinata, centinaia di foto a colori. Questo
ha un taglio decisamente più ‘enciclopedico’. Per ogni Band fornisce sia il
nome/strumento dei componenti che la discografia. C’è una breve biografia
seguita dal commento su ogni disco. Più
nozionistico rispetto a ‘Enciclopedia Pop’, più misurato nei giudizi e molto
più ricco di informazioni ed illustrazioni. Ovviamente l’accento è posto sui
nomi più famosi e non si parla dei piccoli e misconosciuti protagonisti della
scena underground. E’ il giusto compendio del precedente. |
Estratto dal retro copertina |
Riferimenti The Illustrated New Musical Express Encyclopedia of Rock Nick Logan, Bob Woffinden, Salamander Books 1976 Per l’edizione in lingua italiana Fratelli Fabbri Editori, 1977 – 268 pp. con appendice Italiana a cura di Massimo Villa |
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A
questi due primi libri ne seguiranno molti altri negli anni successivi
a dimostrazione che la musica rock è diventata un fenomeno di massa. In
realtà sono necrologi, perché il rock era morto da tempo. Amen. |
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Autore : Giorgio Gotti, marzo 2024 |
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