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Davvero la pioggia non ci bagna sotto l'ombrello della musica? |
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Ma, a pensarci bene, la musica rende felici chi l’ascolta o l'ha
ascoltata? Direi di no, felici è una parola grossa da utilizzarsi con
parsimonia; è come la fortuna che se osi appropriartene e la millanti per
goderne anche solo per un momento ti assale subito la scalogna che non è cieca
e ci sente pure bene. C'è chi parla della musica come funzione consolatoria, una doppia funzione, nascondere, dietro un velo di emozioni, le antinomie del nostro sistema di vita. Però, ve lo immaginate un mondo senza musica? Passiamo oltre a tutti quei motivi individuali che trasformerebbero questa piccola nota in un lungo elenco. Per esempio non so il motivo per il quale, mentre scrivo, ascolto questo album datato 1972 dal nome "Schwingungen" (e firnmato Ash Ra Tempel) musica classificata come "Blues cosmico psichedelico" che si evolve in "acid trip, in slow cosmico e free jam"; per non parlare dei rantoli disperati del 'cantante'. Credo che in passato ci sia stato qualcuno che sicuramente sapeva cosa attingere da essa. Non intendiamo, quindi, invadere il territorio emozionale, privato, di ciascuno di noi. |
Strumenti
musicali (in prevalenza fiati) provenienti dallo scioglimento delle
bande militari e finiti nelle mani di non musicisti, col tempo hanno
dato inizio, sappiamo dove e quando, ad un nuovo tipo ti musica: il
Jazz. Possiamo affermare che il Jazz possiede 'elasticità', sa
adattarsi alle 'situazioni musicali' che si creano nel tempo e le
contamina, a volte largamente, basti pensare a tutti i ' binomi '
(Jazz- ...) che si sono generati nella musica che più ci interessa e
volendo possiamo coltivare sia gli ibridi che la pianta originaria,
potrebbe succedere a St. Louis come a Canterbury Inoltre il Jazz è 'democratico' perché siamo liberi di pronunciarlo come preferiamo. Qui di seguito citiamo l'autorevole opinione di due eminenti maestri di musica, per accorgerci che essa si lega al vissuto di ognuno in modo del tutto speciale e noi ce ne nutriamo come degli affamati. |
Certi capivano il jazz L'argenteria spariva Ladri di stelle e di jazz Così eravamo noi, così eravamo noi Pochi capivano il jazz Troppe cravatte sbagliate Ragazzi scimmia del jazz Così eravamo noi, così eravamo noi Sotto le stelle del jazz Ma quanta notte è passata Marisa, svegliami, abbracciami È stato un sogno fortissimo Le donne odiavano il jazz Non si capisce il motivo Sotto le stelle del jazz Un uomo scimmia cammina O forse balla, chissà Duemila enigmi nel jazz Ah, non si capisce il motivo Nel tempo fatto di attimi E settimane enigmistiche Sotto la luna del jazz And now here me jazz I whisper, "I love you" I whisper, "I love you" Yes, sir |
Qualcuno avrebbe voluto occuparsi di jazz Qualcuno l'avrebbe saputo perfino suonare quel jazz Certamente non proprio benissimo Ma quel tanto che basta e che fa Che si dica "Ha vissuto la vita sotto i colpi del jazz" Che si dica "Quell'uomo ha vissuto sotto i colpi del jazz" Qualcuno avrebbe dovuto tuffarsi nel jazz Lontano dagli occhi del mondo, volendo in un'altra città Altri portici ed altri portoni Dove anche il buio è diverso da qua E perfino l'amore è più bello a livello di jazz E la pioggia più tiepida sotto l'ombrello del jazz Fa' che duri il tempo, fa' che giri lento, Fa' che scorra il pianto Fa' che mi conosca e che mi riconosca Quando mi Vedrà Cantando con gli occhi come solo lei sa Cantando e ballando al ritmo del jazz Qualcuno avrebbe potuto sfumare nel jazz Qualcuno l'avrebbe saputo perfino imparare quel jazz Decifrare la nota segreta di ogni singola tonalità E buttarsi la vita alle spalle a tempo di jazz Buttarsi in un giro di valzer a tempo di jazz Fa' che duri il tempo, fa' che giri lento, Fa' che asciughi il pianto Fa' che mi conosca e che mi riconosca Quando mi vedrà Cantando con gli occhi come solo lei sa Cantando e ballando al ritmo del jazz. |
Settimo pilastro della saggezza musicale: "brama la musica e nutritene, ma non chiederle ciò che non può offrirti o la perderai" |
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Autore : Taras, 27/02/2022 |
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