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C'era una volta.. il CINE TEATRO ALCIONE di Genova
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Il
Cinema Teatro Alcione di Genova è stato negli anni 70 il tempio della musica
dal vivo per i liguri e non solo. All’epoca era principalmente un cinema per
film di prima e seconda visione, ma dal 1972 al 1974 è diventato una tappa
fissa per le tournèe italiane di gruppi e cantanti stranieri e nostrani. Ha
ospitato, fra gli altri: Genesis, Van der Graaf, Gentle Giant, Deep Purple,
Soft Machine, Roxy Music, PFM, Area, Stomu Yamash’ta, John Mayall, Banco,
Osanna, Orme, Battiato, Claudio Rocchi, Alan Sorrenti. Ma
veniamo al sodo con il racconto dei concerti a cui ho avuto la fortuna di
assistere al Cinema Teatro Alcione di Genova nel corso della mia adolescenza. I
giudizi riportati, anche se a volte un po’ tranchant, cercano di essere fedeli a
quanto provavo in quel momento. |
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30/05/1972 - Van der Graaf Generator |
Il
mio primo concerto in assoluto (avevo sedici anni non ancora compiuti).
Bellissimo. Un ricordo indelebile. Ascoltavo dal vivo, suonati in modo del
tutto fedele, i pezzi che a casa sentivo di continuo, sugli album che si
consumavano in modo inesorabile e irreparabile sotto una puntina gracchiante
(l’hifi per me era di là da venire), gli stessi album che posseggo tuttora ma
che risultano purtroppo ormai quasi inascoltabili. Per me i VDGG erano già un
mito assoluto (e Peter Hammill ne era il profeta). Era appena uscito in Italia ‘Pawn
Hearts’: lo avevo scoperto grazie alla trasmissione radiofonica ‘Per voi
giovani’ e a Carlo Massarini che insieme a Raffaele Cascone trasmetteva sulla
RAI al pomeriggio, in un appuntamento quotidiano imperdibile, a scapito dei
compiti di scuola per il giorno successivo. SET
LIST
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Sarebbero diventati uno dei gruppi di punta della scena progressive italiana, con l’album ‘Passio Secundum Mattheum”. Si esibivano come trio. Non li conoscevo e ricordo solo un sound molto aggressivo da parte di questi tre giovanissimi talentuosi e capelluti. |
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7/11/1972 – Nucleus |
Il
gruppo di Ian Carr suonava un jazz-rock simile a quello dei Soft Machine di
quel periodo (album ‘Fourth’ e ’Fifth’). Non era il mio genere preferito, ma
ero stato convinto da un amico ad andare al concerto. Comunque ricordo una
esibizione coinvolgente e tecnicamente perfetta. Si trattava infatti di un
gruppo di musicisti fra i migliori presenti sulla scena inglese di quel
periodo: Ian Carr alla tromba, Alan Skidmore al sax, Gordon Beck al piano, Roy
Babbington al contrabbasso e Tony Levin alle percussioni (omonimo del bassista
dei King Crimson). Quasi tutti avevano già fatto parte di altre importanti formazioni
(Soft Machine, Centipede). |
Supporter: Area |
All’epoca erano ancora quasi del tutto sconosciuti, anche per me. Facevano un genere più pop di quello che avrebbero proposto solo qualche anno dopo. Ma non ricordo il repertorio. Ricordo il cantante Demetrio Stratos che si accompagnava all’organo Hammond: la sua voce, che stava ancora dentro un range tradizionale, colpiva per la sua potenza e per la sua particolarità |
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continua...... (>>>> Alcione 2) |
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Autore : Stefano Sorrentino , 28/06/2021 |
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