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ALL ALONG THE WATCH TOWER
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Ci sono romanzi, ma
anche testi musicali, che si sviluppano da un'idea 'simile' perciò viene da pensare che non siano
proprio originali, ma ispirati ed a loro volta ispiratori di altre storie . Prendiamo questi tre elementi : 1 - una fortezza, dotata di torre di vedetta, ultimo avamposto di una civiltà che potrebbe essere la nostra . 2 - Un deserto che si estende in uno spazio che appare in(de)finito, abitato da popoli ostili e feroci (secondo la vulgata ) con i quali non c'è contatto alcuno, se non casuale. 3 - dei personaggi che occupano questo avamposto avendo una funzione da espletare . I punti 1 e 2 sono identici per le tre storie che prendiamo in considerazione, nel punto 3 variano e sono ; a) Un giovane sottotenente al suo primo incarico, che fa parte di coloro che all'interno della fortezza ( di nome Bastiani), vigilano allo scopo di essere pronti a proteggere il confine del regno in caso di un attacco da parte di popoli, provenienti dal deserto o oltre, chiamati Tartari. b) Un maturo Funzionario -Giudice che governa sulla cittadina ultimo avamposto imperiale. c) Dei principi con le loro donne che dall'interno della torre, disponendo della servitù, scrutano l'ampio spazio davanti a loro..Quest'ultima delle tre storie è il testo di una canzone del 'menestrello' (Dylan 1968 ) in "All along the watchtower" qui di seguito riportato nella sua seconda parte . |
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All Along The Watchtower
Dalla torre di vedetta i principi
scrutavano d'intorno |
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Una storia ci perviene dal
romanzo "il deserto dei tartari" di Dino Buzzati pubblicato
nel 1940. Un altra è quella creata da J.M Coetzee, premio Nobel letteratura 1983, pubblicata nel 1980, "Aspettando i barbari" . |
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Quando finalmente giungeranno i cavalieri che precederanno l'arrivo degli "altri"
(l'orda che incombe), troveranno impreparati coloro che li attendevano; sono
due nel testo di Dylan, alcuni in quello di Buzzati e in Coetzee un unico cavaliere,
ma della stessa guarnigione, di ritorno da un azione militare contro i barbari,
in stato di decomposizione e legato al cavallo con una croce di legno. Nel caso di Dylan, quel brano è stato il più eseguito, nei suoi concerti per ben 2270 volte; in quello tenuto a Parma, alla fine, come unico Bis. E' ipotizzabile che quando Dylan lo ha composto non conoscesse 'l deserto dei Tartari' concepito per primo (è stato scritto che Dylan abbia fatto riferimento alle profezie apocalittiche e alle allegorie del libro del profeta Isaia); in ogni caso i cupi suoni della natura quali ringhi di animali selvatici, ululati del vento, non costituiscono di certo un buon presagio per il seguito della storia. Lo stesso non si può dire di Coetzee che avrebbe potuto conoscere entrambi i testi ed ispirarsi ad essi. Il suo Giudice-Amministratore cercherà un approccio con i 'diversi' e ne accetterà le conseguenze. Alla fortezza Bastiani, per colui che fu il giovane Sottotenente, ecco giunto il momento, tanto atteso, di espletare il proprio compito; ma lui si troverà in una condizione del tutto particolare. Non mi inoltro nel racconto per stimolare la curiosità . Nelle tre le storie c'è chi vede evidenziarsi un clima di disgregazione e declino della (nostra) civiltà In Coetzee il messaggio evidenzierebbe la prepotenza e l'ottusità del potere, come pure il riconoscimento della diversità e l'empatia come valore umano necessario e universale. Buzzati, dal lato esistenziale, evidenzia il legame stretto fra desiderio e speranza (attesa), fine a se stesso,che si sostituisce alla vita reale vissuta, come per Giovanni Drogo. |
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Autore : Taras, 06/03/2022 | |||
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