La copertina del disco è una delle più belle e famose della storia della musica, una vera e propria opera d’arte. Fu realizzata da Robert Brownjohn, caro amico di Keith Richards, che la progettò ispirandosi a quello che era stato pensato come primo titolo del disco, “Automatic Changer“.

Infatti tutti gli oggetti sono impilati sopra un LP in vinile come se fossero su uno dei meccanismi di cambio automatico che una volta servivano nei vecchi giradischi per riprodurre numerosi album senza interruzioni.

Questa sorta si scultura surreale rappresenta una torta multistrato composta da un disco, dal contenitore della bobina di un film, da una pizza, dal quadrante di un orologio, da un pneumatico per bicicletta e da una torta nuziale con sopra dei pupazzetti che raffigurano gli Stones in concerto. La torta molto decorata e dai colori sgargianti fu realizzata dall'allora poco conosciuta chef Delia Smith.

Sul retro della copertina il caos totale: l’ oggetto è stato rotto, Il vinile è spezzato e disseminato di residui di torta e pizza. E’ buffo notare che tutti i mini musicisti sono caduti, tranne Keith Richards che essendo l'unico in piedi, continua a suonare la sua chitarra. Che sapesse già allora di essere immortale?

Il risultato del lavoro di Brownjohn,venne talmente apprezzato da essere mantenuto nonostante il cambio di nome dell’album.

"Let It Bleed" è considerato uno dei migliori, se non il migliore, album degli Stones e la sua copertina una delle più grandi copertine di album di tutti i tempi. Infatti è stata una delle dieci scelte dalla Royal Mail per il suo set di copertine di album classici pubblicato nel 2010

Da notare che questo è l’ultimo disco in cui compare, seppur in maniera parziale, Brian Jones ed anche il primo in cui si può ascoltare alla chitarra del suo sostituto Mick Taylor.

Rolling Stones with Let It Bleed cover proof - Los Angeles 1969